"Sciogliere i neri". Pressing Pd e 5s. Ma Draghi frena: "Aspettiamo i pm"

Scontro politico tra destra e sinistra sulle sorti del movimento, il premier vuole aspettare le inchieste. Giachetti (Iv): "Debolezza agire per decreto". Fdi: votiamo contro ogni totalitarismo

"Sciogliere i neri". Pressing Pd e 5s. Ma Draghi frena: "Aspettiamo i pm"

Il presidente del Consiglio Mario Draghi tira fuori il governo dalla rissa tra le forze politiche sullo scioglimento di Forza Nuova. La linea di Palazzo Chigi è quella di evitare forzature e precedenti pericolosi. «La questione è all'attenzione nostra prima di tutto. Ma anche a quella dei magistrati che stanno continuando le indagini e formalizzando le loro conclusioni. A questo punto noi stiamo riflettendo», spiega il premier al termine del G20. L'esecutivo vuole, dunque, attendere l'esito dell'indagine da parte della magistratura, prima di varare un eventuale decreto di scioglimento per la formazione politica di estrema destra.

Nessuna fuga in avanti. Draghi teme di esser risucchiato nella zuffa politica. Che in Parlamento già accende lo scontro tra i gruppi sulle mozioni. Il 20 ottobre alle 9,30 la mozione che impegna il governo sullo scioglimento di Forza Nuova e di movimenti politici di chiara ispirazione neo fascista, sottoscritta dal Pd, sarà discussa dall'aula di Montecitorio. Alle 14,30 toccherà al Senato esaminare le mozioni con cui si chiede all'esecutivo di sciogliere Forza Nuova. Mentre il 19 ottobre il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese dovrà riferire degli scontri di sabato scorso. Ma ormai la partita è diventata tutta politica. «Nel centrosinistra hanno paura di dover votare una mozione contro ogni violenza, peggio contro ogni totalitarismo. Il tentativo è di creare una frattura all'interno delle forze che appoggiano Draghi. Il tema dello scioglimento non è mai stato affrontato dal Parlamento proprio perché la legge lo dà alla magistratura e solo in casi eccezionali al Governo», attacca Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato di Fdi. Una voce controcorrente tra i giallorossi è il renziano Roberto Giachetti (Iv) che si dissocia: «Sciogliere per decreto Forza Nuova, nonostante le apparenze, mi appare più un atto di debolezza che di forza dello Stato e sarebbe una decisione tutta politica, ancor più sulla spinta di una mozione parlamentare, dettata da un fatto emozionale e inquinata dalla volontà di riprodurre uno scontro ideologico che, per fortuna, in quei termini oggi non c'è più». Matteo Salvini avverte: «Sento che c'è qualcuno che vuole mettere fuori legge forze politiche, chi parla di fascismo deve ricordarsi che proprio il fascismo nacque mettendo fuori legge chi non la pensava come loro, organizzazioni sindacali e altri». Ma il segretario del Pd Enrico Letta rilancia: «Sabato andiamo tutti a piazza San Giovanni, senza bandiere, senza simboli ma come cittadini italiani». È un rullo di accuse e dichiarazioni. Il leader Fdi Giorgia Meloni suggerisce: «La legge italiana dice che la competenza sullo scioglimento di organizzazioni eversive o contrarie all'ordinamento è del ministero degli Interni con o senza la magistratura. Se ci sono gli strumenti per scioglierla, che la sciolgano. Il precedente di votare a maggioranza nel Parlamento lo scioglimento di organizzazioni che stanno fuori dal Parlamento è un precedente che non mi sento di avvallare per metodo: questo non è un metodo politico, deve esserci un metodo giudiziario». Replica Matteo Renzi che spara contro Fdi: «Io sono assolutamente certo che la Meloni non sia neo fascista, ma proprio per questo non capisco perché non riesca a dire a parole, ad esempio, che non è vero che il 25 aprile è una data divisiva», incalza dal podcast Metropolis su Repubblica.it.

Forza Italia non si presta al gioco: «La violenza e il fanatismo sono da condannare duramente da qualsiasi parte provengano. Forza Italia è sempre stata chiara su questo. Così come una parte della politica non può strumentalizzare quanto accaduto, a ridosso dei ballottaggi, utilizzando opportunistiche distinzioni», precisa la senatrice Licia Ronzulli, ai microfoni del Tg1.

Il Pd accelera con l'appoggio dei Cinque stelle: «Il Movimento 5 Stelle ha depositato al Senato una mozione in cui chiediamo al governo di adottare i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista», commenta il capogruppo M5s al Senato Ettore Licheri. Draghi assiste allo scontro. Ma non si lascia condizionare. Aspetta l'esito dell'indagine. E poi deciderà.

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