Se il sindaco Pd caccia la consigliera incinta per salvare la poltrona

Ricoverata in ospedale per emorragia e distacco della placenta. Ma il sindaco la fa cacciare. Il motivo? Aveva lasciato il Pd ed era entrata in un gruppo autonomo

Se il sindaco Pd caccia la consigliera incinta per salvare la poltrona

"Negli ultimi otto consigli e stata assente sette volte". E così il Consiglio comunale di Artena si è mosso per cacciare Sara Centofanti. Percccato che, come racconta oggi il Tempo, il consigliere, eletto nel 2014 nella lista del Pd a sostegno del sindaco Felicetto Angelini, sia stata "assente" perché incinta. Dietro alla mossa di farla fuori, infatti, ci sarebbe la sua fuoriuscita, insieme a altri tre colleghi, dalla maggioranza. La costituzione di un gruppo autonomo aveva aperto una crisi politica che ancora oggi tiene in bilico Angelini.

Come scrive il Tempo, la Centofanti è stata "ricoverata in ospedale per emorragia e distacco della placenta e poi tenuta a riposo per tutto il resto della gravidanza, per puntellare la sua maggioranza". Eppure i dem in Consiglio comunale non si sono fermati nemmeno davanti a una situazione tanto grave. "Quello che da donna mi rattrista più di tutto - spiega al Tempo il consigliere Silvia Carocci - e che sia stato strumentalizzato un tale tema per ragioni legate alla instabilità politica di chi ci amministra. Il sindaco Angelini - continua - farebbe più bella figura ad ammettere che, dato che governa da anni questa città con una maggioranza risicata, ha bisogno di far entrare in Consiglio a suo sostegno Marco Valeri, a cui ha già dato un assessorato esterno e che quindi gli garantirà la sicurezza che oggi non hà".

Dal canto suo la maggioranza mette in dubbio sia l'emorragia sia il distacco della placenta. "Sarebbe bastato un semplice certificato medico per giustificare le ripetute assenze", accusano alcuni.

E altri fanno eco: "Per votare la sfiducia al sindaco Sara Centofanti e i consiglieri di opposizione non sembrava fossero preoccupati della sorte del nascituro, come invece stanno sostenendo in ogni dove. Siccome la gravidanza non è una malattia e siccome queste persone ci hanno riempito di bugie e falsità, vogliamo solamente che si rispettino le regole".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica