Il secondo miglior albergo del mondo? È in riva al lago di Como

Passalacqua superato solo da Capella di Bangkok. Nei "top 50" altri tre italiani (ma non c'è Milano)

Il secondo miglior albergo del mondo? È in riva al lago di Como
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Una dimora aristocratica del XVIII secolo. Sette acri di giardini magnificamente disegnati che scendono fino a un molo privato su uno dei laghi più belli e letterari del mondo, quello di Como. Ventiquattro camere tutte differenti distribuite in tre edifici magnificamente restaurati. I piatti casalinghi della chef stellata Viviana Varese. Una Fiat 500 color arancione e decappottabile che scarrozza all'occorrenza i clienti che hanno voglia di sentirsi come in un film di Fellini. Lampadari di Murano che trasportano in un'epoca d'oro che qui, nei pressi di Moltrasio, in realtà non è mai trascorsa. È il Passalacqua, cuore dell'ospitalità italiana e secondo albergo migliore del mondo in base alla classifica The World Fifty Best Hotels svelata a Londra martedì sera.

Orgoglio italiano, solo in parte incrinato dal fatto che l'anno scorso l'hotel della famiglia De Santis (che acquistò il Passalacqua nel 2018) era addirittura «campione del mondo» dell'hôtellerie. Poi quest'anno è stato scavalcato dal Capella di Bangkok, con le sue 101 tra suite e ville con viste sul fiume Chao Phraya, che non sarà il «Como Lake» ma evidentemente un po' di fascino ce l'ha. Punto di forza della struttura thailandese le tante esperienze disponibili, dai corsi di dessert thai a quello per dipingere gli ombrelli Lanna. E poi è comprensibile l'esigenza degli organizzatori della classifica Fifty Best Hotels, che è appena al secondo anno di vita ed è ricalcata sulle più collaudate classifiche con lo stesso format dedicate ai ristoranti e ai cocktail bar, di premiare una struttura differente da quella del 2023, e soprattutto di un altro continente. Al Passalacqua resta la soddisfazione per essere ancora il migliore albergo d'Europa e per il premio Carlo Alberto Best Boutique Hotel Award.

La classifica vede altri tre alberghi italiani tra i primi cinquanta: il Four Seasons Firenze al 19esimo posto, il Borgo Santandrea di Amalfi al 20esimo e il Castello di Reschio a Lisciano Niccone nella campagna umbra al 42esimo. Nord, centro e sud, ogni pare d'Italia ha la sua eccellenza alberghiera. Brillano per l'assenza. semmai, sia Milano sia Roma, che pure non mancano di alberghi di altissimo livello.

Non all'altezza, evidentemente di figurare nella lista dove pure figurano altre grandi città europee, da Parigi (il Cheval Blanc, il Crillon e Le Bristol) a Madrid (il Four Seasons) passando per Londra (Claridge's, Raffles London at The Owo e The Connaught). In classifica l'Italia, con quattro hotel a pari merito con Thailandia, Francia, Regno Unito, e Messico è dietro soltanto agli Stati Uniti con cinque insegne.

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