Il segreto delle nostre intuizioni geniali

La rassegna sulla Sinestesia esplora il cervello e il suo funzionamento

Il segreto delle nostre intuizioni geniali

Come zone diverse della nostra materia cerebrale interagiscono è di importanza fondamentale per capire le conquiste della Ragione, dalla Sinestesia all'idea originale. Su queste colonne abbiamo discusso più volte i motivi per cui la Cultura del nostro tempo, detta moderna, è in realtà pre-Aristotelica: ignora le conquiste della Scienza, a parte eventi rari come il Festival in corso a Mondolfo, una piccola cittadina nelle Marche. Il Festival è dedicato alla Sinestesia: una tra le componenti più interessanti nello studio della macchina che ciascuno di noi possiede: il cervello. Un esempio formidabile di Sinestesia, ha come autore Dante Alighieri, che nel suo Inferno sintetizza il sapere dove uno si trova nello spazio, il vedere o no la luce, e l'ascoltare il rumore del silenzio: io venni in loco d'ogni luce muto.

Grazie alla tecnologia, oggi nota come RI (Resonance Imaging) ma nata come Nuclear Magnetic Resonance, per la quale chi scrive ha fatto importanti sviluppi tecnologici, siamo riusciti a scoprire che le attività intellettuali nel nostro cervello si trovano in zone diverse. Esempio: la zona in cui è concentrata l'attività scientifica è diversa dalla zona in cui è concentrata l'attività letteraria. Siamo però ancora lontani dall'avere capito come le zone nel nostro cervello sono legate. Su una proprietà c'è certezza: siamo l'unica forma di materia vivente dotata di Ragione. È grazie a questo privilegio che il nostro cervello ha saputo realizzare tre grandi conquiste: il Linguaggio, la Logica Rigorosa Teorica (nota come Matematica) e la Logica Rigorosa Sperimentale (nota come Scienza).

La Sinestesia contribuisce ad aprire orizzonti nuovi per capire i legami tra le zone del cervello. Gli studi su come funziona il cervello portano al modello fatto con un enorme numero di antenne elettroniche: una grande novità. L'interesse in questi studi è dovuto al problema di capire come nasce un'idea originale. La storia del pensiero insegna che un'idea originale può richiedere secoli e secoli per esistere. Essa nasce quando tutte le antenne «entrano in risonanza».

È la difficoltà che tutte le antenne entrino in risonanza a rendere un'idea alla quale nessuno aveva pensato, così difficile che avvenga. Un esempio: il pendolo avrebbe potuto essere inventato dai nostri antenati dell'età della pietra. Bastava avere una pietra, uno spago e fissare l'altra estremità facendo oscillare la pietra per scoprire le leggi del pendolo, come fece Galileo Galilei quattro secoli fà.

Il pendolo è l'inizio dell'era scientifica. Dai pendoli, che nascono con una pietra legata ad uno spago, siamo oggi ai pendoli atomici con i quali riusciamo a misurare lo scorrere del tempo con la precisione di un secondo ogni vita d'Universo (venti miliardi di anni). Con le meridiane l'errore nella misura del Tempo era di molti secondi al giorno.

Ci sono voluti tre secoli per avere l'idea che una e una sola quantità fisica (oggi nota come carica elettrica) potesse generare l'Elettricità (scintille), il Magnetismo (calamite) e l'Ottica (luce). Radio, TV ed elettrodomestici di ogni tipo hanno la stessa radice: l'oscillazione della carica elettrica.

Riflettendo sulle conquiste del pensiero scientifico si arriva alla domanda più affascinante. Essendo l'uomo fatto con trottoline alle quali è stato dato il nome di protoni, la cui vita media è di almeno 23 potenze di dieci (centomila miliardi di miliardi di volte) superiore alla vita dell'Universo, come mai la nostra vita media è di appena ottanta anni?

Capire come funziona la struttura della nostra macchina cerebrale che produce la Sinestesia e tutti i possibili legami tra le diverse

zone del nostro cervello è l'unico modo per dare risposte a tutte le domande, dalle più semplici alle più complesse. Sono questi i motivi che rendono il Festival di Mondolfo innovativo, interessante e di grande attualità.

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