nostro inviato a Verona
Confessa di essere approdata al congresso delle famiglie dopo lungo travaglio. Tiziana Drago, 49 anni, catanese, sposata, quattro figli, è il relatore che non ti aspetti: è senatrice dei Cinque stelle.
È maestra elementare e pedagogista, e appartiene all'Associazione delle famiglie numerose. Sale sul palco di Verona prima della pausa per il pranzo e non riesce a mascherare l'imbarazzo. I grillini l'hanno fatta eleggere a Palazzo Madama per il suo impegno a tutela della famiglia, lei stessa in campagna elettorale aveva puntato tutte le sue carte proprio sui temi della vita familiare. «Tiziana incontra il M5s e accetta di candidarsi con una realtà che desidera realizzare interventi concreti a sostegno della famiglia, insostituibile pilastro della società si legge ancora sul suo sito Internet - Tutto ruota attorno alla famiglia: la coppia, i figli, gli asili nido, il lavoro, l'housing, la disabilità, l'istruzione, la malattia, lo sport e l'anzianità». Ancora un po' e ci ritroviamo i grillini a organizzare il prossimo congresso delle famiglie.
L'ingrato compito della senatrice Drago è dimostrare che «il movimento non è quello che viene dipinto». Cioè non tutti sono come Luigi Di Maio che ha definito i congressisti «sfigati» e nostalgici del Medioevo. E come il ministro Giulia Grillo, la quale ancora ieri ha dichiarato che «il forum di Verona è fatto da gente di estrema destra». E in serata trapela ancora l'irritazione dai vertici del M5s per la scelta della senatrice considerata «assolutamente inopportuna».
A scanso di equivoci, la senatrice a cinque stelle precisa di essere arrivata a Verona «per scelta personale», così non compromette i suoi leader. «Pensavo di non venire qui perché volevo evitare l'estremismo si barcamena Drago ma mi sono accorta che c'è estremismo da tutte le parti. Io sono per il dialogo e l'apertura, voglio trovare un punto di incontro».
Guai comunque a toccare le unioni civili: «Sono cose acquisite, anche se riconosco che nella scorsa legislatura forse non erano la priorità. Nel contratto di governo i temi etici sono stati esclusi proprio perché sono divisivi».
Però la senatrice ha proposto di abbassare l'Iva sui prodotti per l'infanzia, sta studiando la riforma dell'Isee e garantisce che «il reddito di
cittadinanza è una misura a favore delle famiglie. Invito i presenti a non guardare solo il bicchiere mezzo vuoto». Nel tormento fra gli ideali di una vita e la disciplina di partito, ancora una volta la propaganda vince.SFil
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