Vertice a sorpresa ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Da questo pomeriggio i tre leader si trovano a villa San Martino, in Brianza. Sono diversi i temi sul tavolo del centrodestra prima che venga ufficializzato il nuovo governo ma il vertice di Arcore conferma ancora una volta la coesione all'interno della coalizione, che a differenza di quanto accaduto a sinistra non è stato un mero cartello elettorale.
La nota congiunta diramata al termine del vertice, spiega che i "leader si sono confrontati sulle prossime scadenze istituzionali e sulla necessità di avere un governo forte e capace di rispondere alle urgenze del Paese, a partire dall’emergenza dovuta ai costi dell’energia". A tal proposito, sono stati fatti "importanti passi avanti in questa direzione ed è volontà comune del centrodestra procedere più speditamente possibile lungo la strada per la formazione dell’esecutivo".
La nota congiunta traccia la road map del prossimo esecutivo, che dovrà necessariamente formarsi nelle prossime settimane ed essere immediatamente operativo per far fronte alle stringenti esigenze del Paese. Il centrodestra smentisce così ancora una volta le malelingue di una coalizione inconciliabile, facendo parlare i fatti. E così, mentre la sinistra scende in piazza con manifestazioni preventive contro un governo che ancora non c'è, il centrodestra lavora alla sua formazione per dare al Paese la stabilità quinquennale che da troppi anni manca all'Italia.
L'agenda di quello che con tutta probabilità sarà il governo Meloni, come si legge anche nella nota congiunta, non potrà prescindere dalla gravissima crisi energetica. Un'emergenza grave alla quale il futuro governo sta già informalmente lavorando attraverso i leader di partito per portare a Palazzo Chigi un lavoro già avviato. La speranza è che la sinistra, pur di perseguire i suoi meri interessi politici, non decida di intralciare il percorso del prossimo esecutivo di centrodestra. A rimetterci, infatti, sarebbero soprattutto i cittadini, già gravati da tasse e da rincari eccessivi.
Secondo quanto apprende l'Adnkronos, durante l'incontro ci sarebbe stato un confronto sulle caselle più importanti del futuro esecutivo, che ha portato anche a concentrare l'attenzione sulla poltrona di presidente della Camera. Fra le pochissime indiscrezioni che filtrano sull'incontro ci sarebbe l'accordo per conferire la presidenza della Camera a un esponente della Lega. Per il ministero dell'Interno si fa più consistente l'ipotesi dell'attuale prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.
Al termine del vertice, Silvio Berlusconi si è recato a Monza all'intitolazione alla memoria di suo padre Luigi del centro sportivo Monzello. Zoppicante, il Cavaliere ha rivelato di essere stato vittima di una caduta prima della campagna elettorale: "Sono caduto da un gradino e ho fatto tutta la campagna elettorale come ho potuto, ma non tutta la campagna elettorale come avrei voluto, con grandi discorsi in giro, perché ho questo grande male". Parlando del padre, Berlusconi ha sottolineato: "Ha puntato su uno dei tre figli, per fortuna gli è andata bene, è andata bene anche a me, ho fatto tante belle cose che mi hanno portato a diventare anche un politico per impedire che l'Italia cadesse nelle mani della sinistra".
"La Lega ha chiara la propria squadra di governo ed è pronta, ai massimi livelli.
Le priorità del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un Decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non può più essere rinviato", hanno dichiarato fonti della Lega dopo il vertice di Arcore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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