Simone Baldelli (nella foto), esponente di Forza Italia, e ex presidente della commissione a tutela dei consumatori, a tutto campo su multe e autovelox.
Secondo i dati del Sole24Ore, c'è stata un'esplosione di incassi dalle multe: 1,535 miliardi di euro, più 6.4% nel 2022. Quali le cause?
«Mi pare che i dati forniti in Parlamento prima di Natale dal ministro Salvini fossero ancora più significativi (se non ricordo male si parlava di circa 2,7 miliardi). Qualunque sia la cifra che si intenda prendere come riferimento, si tratta comunque di cifre considerevoli. Nel 2022 le polizie locali hanno verbalizzato 6,5 milioni di multe. Non mi pare si possa dire che ci sia lassismo sul fronte del controllo. Poi bisognerebbe vedere le ricadute su traffico e sicurezza, visto che molti si lamentano dell'alto numero di incidenti mortali e della carente manutenzione stradale».
Ma poi i soldi vengono destinati alle infrastrutture?
«I soldi delle multe normali debbono essere destinati, secondo le previsioni di legge e salvo deroghe, per metà alla manutenzione e alla sicurezza. Quelli delle multe fatte con gli autovelox vanno destinati per intero a queste funzioni. Grazie a una mia norma oggi tutti possono leggere gli introiti delle amministrazioni locali sul sito del ministero dell'Interno. C'è forse anche un tema di controlli: ai tempi in cui era ministro dei trasporti il prof. Giovannini mi pare che i controlli incrociati fossero meno di 40 all'anno».
In particolare, il fenomeno riguarda i municipi più piccoli.
«Se nel territorio di un'amministrazione le multe aumentano perché chi guida è più indisciplinato allora mi pare giusto. Altra questione, che lamentano in diversi, è l'uso delle multe stradali come una sorta di leva fiscale alternativa».
Sì, la annosa questione degli autovelox.
«Una questione che è destinata a riemergere finché non si avrà la forza di stabilire regole chiare che mancano da 13 anni.
Su questo io ho fatto per anni in parlamento una battaglia che il gruppo di Forza Italia sta continuando a portare avanti.
Mi è parso di capire che anche dal ministero ci sia una certa determinazione ad andare avanti. Con regole di buon senso l'uso distorto di questo strumento, che serve a fare sicurezza e prevenzione, dovrebbe essere molto ridotto, se non eliminato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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