La sfida di Riina jr: "All'asta il ritratto di mio padre"

L'ennesima provocazione è del figlio del "capo dei capi" di Cosa nostra, Salvo Riina, che poche ore fa su Facebook ha postato l'immagine di un "bellissimo dipinto fatto su tela con colori acrilici"

La sfida di Riina jr: "All'asta il ritratto di mio padre"
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Il ritratto di Totò Riina, il sanguinario boss corleonese, all'asta sui social. L'ennesima provocazione è del figlio del «capo dei capi» di Cosa nostra, Salvo Riina, (nella foto) che poche ore fa su Facebook ha postato l'immagine di un «bellissimo dipinto fatto su tela con colori acrilici», scrive lui stesso, che ritrae il padre. «Adesso farò un sorta di sondaggio- sorteggio tra tutti i miei follower di Fb sia di Instagram - scrive Riina, rispondendo a un commento in cui si chiedeva se il quadro fosse in vendita -. Sceglierete voi stessi un ritratto tra tutti quelli che ho ricevuto, e il più votato tra tutti questi lo metterò all'asta e qualcuno di voi lo potrà avere in casa propria come opera d'arte unica».

«Il dipinto prescelto per essere battuto all'asta - dice ancora il figlio del boss corleonese - sarà firmato (dietro la tela) da me e lo invierò all'aggiudicatario con un biglietto di carta redatto di mio pugno, dove sarà dichiarata l'autenticità dell'opera d'arte e che rispecchia al 100% quella che è postata in questo momento sui miei social network». Decine i commenti entusiasti sotto il post con il ritratto del boss. «Magari andrebbe sold out in pochi minuti», scrive un utente, un altro aggiunge: «Ne voglio uno, bellissimo». Altri hanno postato cuori e applausi, accompagnati da frasi come «grande uomo» o «grande zio Totò».

A novembre Salvuccio, terzogenito del boss, recentemente tornato a vivere in paese dopo aver scontato una condanna a 8 anni e 10 mesi per mafia, con due post su Instagram e Facebook aveva omaggiato il padre, morto in carcere nel 2017, con una sua foto incorniciata e accanto un vaso con due rose rosse. «Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi», aveva scritto ben attento all'uso delle maiuscole. Il post aveva ricevuto centinaia di like e decine di commenti del tipo: «Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra», «Grande uomo non ne nascono più come lui sicuramente», «Totò l'imbattibile e unico».

«Recentemente un altro componente della famiglia Riina, la prima dei quattro figli del capomafia, Concetta, aveva lanciato un appello denunciando le difficili condizioni carcerarie riservate al marito Tony Ciavarello, detenuto a Rieti per due condanne definitive: «Aspetta da giugno la carta di identità e ha bisogno di assistenza sanitaria urgente».

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