Sfratti per i morosi pre-Covid. Prorogate Irap e plastic tax

Nei due Dl Sostegni boccata d'ossigeno per proprietari di immobili e rinvii di scadenze fiscali per le aziende

Sfratti per i morosi pre-Covid. Prorogate Irap e plastic tax

Aiuti meno generalizzati e sempre più mirati a uscire dal regime economico «d'emergenza». Ma anche interventi per dare respiro alle aziende e ai proprietari immobiliari, fin qui sempre penalizzati. Le novità arrivano dai due decreti Sostegni, il primo in fase di conversione e il bis che dovrebbe arrivare in settimana, ma su cui la commissione Bilancio e finanze del Senato ha caldeggiato al governo alcuni interventi.

Il segnale più importante è lo stop al blocco generalizzato degli sfratti. Per le morosità precedenti alla pandemia il 30 giugno è la data finale. Per i decreti diventati esecutivi in seguito, è prevista invece un'uscita dal blocco in due scaglioni: la sospensione durerà fino al 30 settembre per chi ha avuto decreti di rilascio dell'immobile diventati esecutivi tra il 28 febbraio 2020 e il 30 settembre 2020 e proroga fino al 31 dicembre 2021 per provvedimenti adottati tra ottobre 2020 e il 30 giugno 2021.

Il centrodestra, che ha portato avanti la battaglia per tutelare i diritti dei proprietari di immobili in un braccio di ferro con i giallorossi, festeggia con un comunicato congiunto dei capigruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini, e Lega, Massimiliano Romeo. Da parte dei proprietari immobiliari la soddisfazione è a metà, anche perché la data del 28 febbraio 2020 include comunque una parte di morosità pre-pandemia: «Sappiamo -commenta il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa- che nella maggioranza ci sono sensibilità diverse e auspichiamo che prevalgano quelle che hanno a cuore gli interessi dei proprietari». Sugli immobili, tra l'altro, è passato un curioso emendamento targato Leu secondo cui «locatario e locatore» degli immobili commerciali «sono tenuti a collaborare tra di loro per rideterminare il canone di locazione». Una formulazione giuridicamente vuota di effetti. Ma sulla rinegoziazione dei canoni commerciali è in arrivo anche una proposta di Fdi che preoccupa Confedilizia.

Novità interessanti sono in arrivo anche dal Dl Sostegni bis. In particolare un ulteriore slittamento della Plastic tax al 31 dicembre, provvedimento caldeggiato da Lega e Italia viva a cui ha lavorato il sottosegretario al Mef Claudio Durigon. E sul fronte fiscale, di particolare rilievo è l'esclusione dall'imposizione del capital gain ottenuto cedendo quote di startup innovative in portafogli da almeno tre anni e reinvestite in capitale di rischio: un incentivo a scommettere sulle aziende più dinamiche.

Anche dalla conversione del primo dl Sostegni arrivano novità sul fronte fiscale: il termine per pagare il primo acconto Irap, scaduto il 30 aprile scorso, slitta al 30 settembre. E stop al pagamento della prima rata dell'Imu per attività con calo del fatturato del 30% rispetto al 2019, purché i proprietari degli immobili siano anche gestori dell'attività.

Varate anche misure per cultura e turismo, dal tax credit del 90% per aziende che hanno registrato perdite di fatturaato di almeno il 20% ai dieci milioni per progetti relativi a borghi e città d'arte. Proroga anche per i voucher ricevuti in cambio dei biglietti di spettacoli saltati a causa del Covid: dureranno tre anni, purché la nuova data sia entro il 2023.

Sì anche all'emendamento dell'azzurra Licia Ronzulli per lo psicologo a scuola.

Nel dl Sostegni bis, che il governo varerà in settimana, resterà il contributo a fondo perduto per le aziende, l'agevolazione per la Tari e il sostegno su bollette di acqua e gas.

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