Vittorio Sgarbi non le manda certo a dire. Stavolta se la prende con Bologna. Non tanto con la città ma, a ben vedere, con chi l'amministra. Il critico d'arte sulla sua pagina Facebook scrive: "La città di Bologna in mano all'Isis. Uno dei luoghi più celebri della città e d'Italia, le due torri, Garisenda e degli Asinelli, è stato infestato da blocchi di pietra geometrici come per indicare postazioni di esplosivi".
A Sgarbi non è piaciuto il nuovo arredo urbano sotto le torri di Bologna, cha da qualche giorno sta suscitando un vivace dibattito in città. "Il cervello degli amministratori della città - scrive Sgarbi - è già esploso. Paura e insensibilità fanno tacere gli intellettuali.
Dove sono i rappresentanti di Italia Nostra, con la cui silenziosa complicità la città di Bologna è stata privata del Polittico di Giotto e della Pala di Santa Cecilia di Raffaello? Neanche il bombardamento di pietre, lanciate da giganti dell'ignoranza, li scuote". Sin troppo facile prevedere che questo affondo genererà nuove polemiche.
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