![Show di Musk (con figlio) nello Studio Ovale. "Senza i tagli rischiamo la bancarotta"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/13/1739423884-azt6yllom42zrfiivuac-associated-press-lapresse.jpeg?_=1739423884)
Nello Studio Ovale della Casa Bianca è andato in scena un Elon Musk show. Arrivato con il figlio X sulle spalle mentre il presidente Donald Trump firmava alcuni ordini esecutivi, il miliardario che guida il dipartimento per l'Efficienza governativa ha rivendicato la trasparenza del suo operato, sottolineando che è essenziale ridurre le spese federali, poiché senza tagli gli Stati Uniti andranno in «bancarotta». I soldi dei contribuenti devono essere spesi in modo saggio: questo non è draconiano, è buon senso, ha proseguito. E davanti ai giornalisti, si è difeso dagli attacchi: «Stiamo cercando di essere il più trasparenti possibili. Tutte le nostre azioni sono pubbliche».
Il comandante in capo ha firmato un decreto che richiede alle agenzie federali di lavorare con il Doge di Musk per ridurre la forza lavoro e limitare le future assunzioni, un provvedimento secondo cui i responsabili di tutte le agenzie si devono preparare ad avviare ampi tagli. Trump ha riaffermato ancora una volta il sostegno all'operato del first buddy, affermando che «se ci fossero dei conflitti di interesse con lui, non lo lasceremmo fare» quello che sta facendo. E se sarà necessario, chiederà un voto in Congresso sui tagli del Doge. E a Capitol Hill, la sottocommissione della Camera Doge, istituita a complemento dell'omonima iniziativa di Musk, ha tenuto ieri la sua prima udienza pubblica volta a «scoprire» le frodi sui fondi federali. «Questa commissione si concentrerà su come portare totale trasparenza sugli sprechi e gli abusi all'interno del governo federale», ha affermato la deputata trumpiana Marjorie Taylor Greene, presidente del comitato, denunciando il debito «sbalorditivo» degli Usa.
Intanto un funzionario del Tesoro, citando una dichiarazione giurata a un giudice federale, ha rivelato che un collaboratore del Doge avrebbe ottenuto l'accesso al sistema di pagamento del ministero per errore, scatenando un braccio di ferro con la magistratura che ha bloccato l'accesso e suscitato le ire del presidente. Il giovane sarebbe il 25enne Marko Elez, prima sospeso per commenti razzisti e poi riassunto dallo stesso Musk: il collaboratore non ha status governativo e sarebbe stato ammesso per sbaglio nel sistema di pagamento sicuro (Sps) con un programma di lettura e scrittura, mentre sotto la supervisione del Bureau of the Fiscal Service, avrebbe dovuto ottenere il via libera solo alla lettura. L'indagine iniziale ha mostrato che tutte le interazioni di Elez con il sistema Sps si sono verificate all'interno di una sessione supervisionata e che «non si erano verificate azioni non autorizzate».
La purga di Musk sul governo americano è appena iniziata, ma in sole tre settimane il suo famigerato Doge ha già identificato e tagliato un miliardo di dollari di spese. E Trump ha detto che aiuterà a scoprire «centinaia di miliardi di dollari di frode» nelle agenzie federali: «La gente mi ha eletto per questo». Dall'insediamento del tycoon alla Casa Bianca, il dipartimento sotto il controllo di Musk con il suo staff di giovanissimi nerd ha appena iniziato a passare in rassegna le attività dei ministeri più grandi, incluso il Pentagono, con il suo maxi bilancio di quasi 900 miliardi di dollari.
I risparmi finora identificati - una cifra per il momento irrisoria rispetto all'obiettivo di 2.000 miliardi di tagli - sono legati ai programmi per la diversità, l'equità e l'inclusione. Ma nel mirino ci sono anche la Protezione civile americana (Fema), e il dipartimento dell'Istruzione.
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