Quattro finestre per accedere a quota 100 per la pensione anticipata. La manovra da 37 miliardi varata dal Consiglio dei ministri e inviata a Bruxelles delinea le modalità di uscita per chi vuole andare in pensione.
Ma cos'è quota 100? È il meccanismo che permetterà di andare in pensione anticipata al raggiungimento dei 62 anni d’età a patto che si abbiano almeno 38 anni di contributi (la somma fa appunto 100). E il calcolo vale fino ai 66 anni di età. A 67 anni invece si potrà continuare a uscire secondo le regole della pensione di vecchiaia, cioè avendo almeno 20 anni di contributi.
Quota 100 si baserà su quattro finestre annuali, una ogni tre mesi: in pratica chi raggiunge i requisiti entro il 31 marzo riceverà la prima pensione ad aprile. Naturalmente per chi volesse optare per la pensione anticipata, l'assegno sarà più basso. Motivo? Si versano contributi per meno anni e si percepisce la pensione per più tempo e quello che si perde.
La misura del governo gialloverde dovrebbe interessare circa 380mila lavoratori nel 2019, dei quali quasi 150mila dipendenti pubblici.
Sono in arrivo poi la proroga dell’Ape sociale e di "opzione donna", altre due modalità di prepensionamento ereditate dal governo Renzi e Gentiloni col fine di agevolare l'uscita anticipata di donne e lavoratori in difficoltà. E si pensa anche a un bonus fiscale per coloro che riscattano gli anni di laurea. Se lo fanno mamma, papà o i nonni potranno detrarre il 23% della spesa.
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