La Sicilia si "regala" un esercito di assessori. Ecco la norma che passa all'Ars e aumenta il numero di poltrone

All'Ars passa il provvedimento che prevede la possibilità di aumentare il numero di poltrone nelle giunte comunali. Pareri favorevoli bipartisan, ma il rischio è che la norma apra ad un "poltronificio" politico

La Sicilia si "regala" un esercito di assessori. Ecco la norma che passa all'Ars e aumenta il numero di poltrone

"Una norma che consentirà di migliorare l'efficienza della macchina comunale e, soprattutto, di offrire servizi migliori ai cittadini", così i deputati 5 Stelle all'Assemblea regionale siciliana Gianina Ciancio, Elena Pagana, Matteo Mangiacavallo e Giancarlo Cancelleri, commentano l'emendamento, da loro firmato e diventato legge a Palazzo dei Normanni, che consente ai comuni siciliani di aumentare il numero di assessori: "per evitare il concentramento di numerose deleghe nelle mani delle stesse persone anche a scapito di specifiche competenze e del tempo da dedicare alle varie questioni da affrontare". Secondo i grillini che la norma l'hanno proposta, votata e approvata: "i Comuni siciliani si allineano a quelli del resto d'Italia ed è ad invarianta di spesa per la Regione. I Comuni, tra l'altro, non sono obbligati a ricorrere a un numero maggiore di elementi in giunta, hanno soltanto la facoltà di poterlo fare e, comunque, non possono andare oltre a tetti prestabiliti".
Per il leader dei 5 stelle in Sicilia, Giancarlo Cancelleri si tratta di una norma di buon senso. "Fino ad ora i sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, hanno dovuto tenere per sé deleghe importanti agendo con molta difficoltà".
Il parlamento siciliano, presieduto dal forzista, Gianfranco Micciché, fa sapere che l'aumento degli assessori non toccherà le casse regionali, eppure i futuri assessori in qualche modo dovranno pur essere pagati ecco perché l'incremento delle poltrone andrà ad intaccare le esigue casse degli enti locali. Le prime stime parlano di 355 assessori con una media di un assessore in più a comune. I conti sono già fatti: ogni assessore costerà poco più di mille euro per un totale stimato di 365mila euro in più al mese, ovvero di oltre 4 milioni e 300 mila euro l'anno.
Ma cosa prevede la legge?
Nei comuni con popolazione fino a 10mila abitanti il numero massimo degli assessori è fissato a quattro; fino a 30mila abitanti possono salire a 5; che diventano 7 se il comune ha 100mila abitanti. Per i capoluoghi di provincia e fino 250mila abitanti il numero massimo degli assessori è fissato a nove. Per quanto riguarda le due principali città dell'isola: il comune di Catania, in dissesto economico, potrà salire fino a dieci assessori in Giunta, mentre il sindaco Orlando a Palermo, al momento ne conta otto, ma in base alla norma appena varata potrà portare il numero a undici. "Penso sia una scelta corretta aumentare il numero di assessori in giunta, a Palermo otto sono veramente pochi, non è un'operazione però che può essere fatta a costo zero - spiega a AdnKronos l'assessore alla mobilità del comune di Palermo, Giusto Catania -. Io guadagno 1100 euro al mese, per aumentare il numero di assessori senza aumentare le spese dovrei guadagnarne 800 euro.

Si può fare l'assessore con 800 euro al mese? Stiamo attenti a questa logica di riduzione dei costi della politica: ridurre il compenso degli amministratori favorisce le tangenti e io lo posso dire perché ne sono immune".

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