"Torneremo alla piena normalità quando ci sarà un vaccino". Lo afferma Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica Circo Massimo su Radio Capital. Il viceministro della Salute scommette su accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che dovrebbero guidare "la ripresa e la riapertura delle attività". Le prossime settimane saranno molto importanti: dovrà essere potenziata "la medicina preventiva sul territorio". Al centro dell'intervista anche i test sierologici: "Quelli a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale". E andrebbero uniformate anche le indicazioni su chi fare i test poiché ha confermato che non si può pensare "di farli a tutti gli italiani".
Questa mattina la società DiaSorin ha fatto sapere di avere completato - presso il Policlinico San Matteo di Pavia - gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati: l'azienda italiana sta lavorando per tentare di ottenere il marchio CE e l'autorizzazione all'uso di emergenza (Eua) della Food and Drug Administration (Fda) entro la fine di di aprile.
"Tsunami si sta ritirando"
Il grillino ha poi parlato dell'ondata devastante di contagi e morti che ha travolto il Nord Italia: "Lo tsunami si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale". Indubbiamente siamo in una fase totalmente nuova, sconosciuta, pericolosa e difficoltosa: perciò a suo giudizio sarà necessario "fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità" ma anche per dare vita a un nuovo modello "che possa funzionare in futuro". Purtroppo il finanziamento del Sistema sanitario nazionale "non è andato di pari passo con le necessità della popolazione": dunque occorre intervenire anche perché si dice sicuro che nei prossimi 30 anni "avremo almeno altre due pandemie".
Infine Sileri è intervenuto sul caso Trivulzio: il polo geriatrico più importante di Italia è finito al centro di un'inchiesta della procura di Milano; l'accusa è di aver nascosto i casi di Coronavirus mettendo così a rischio ospiti e i sanitari.
"Aspetterei le conclusioni degli ispettori. Ma dove ci sono criticità nelle Rsa è giusto andare a controllare. E Milano non è l'unico caso: anche in Sicilia, a Catanzaro e nel Lazio ci sono situazioni simili", ha dichiarato il viceministro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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