La telefonata tra Berlusconi e Draghi

Silvio Berlusconi non sarà a Roma per incontrare Mario Draghi: è stato lo stesso Cav a comunicarlo al presidente del Consiglio incaricato con una telefonata lunga e cordiale

La telefonata tra Berlusconi e Draghi

Silvio Berlusconi non sarà a Roma quest'oggi per l'incontro con Mario Draghi. Ieri pomeriggio il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, aveva annunciato che sarebbe stato il Cavaliere in persona a guidare la delegazione azzurra alle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato. Questa mattina, però, Forza Italia con una nota ha dichiarato che, suo malgrado, Silvio Berlusconi non potrà esserci.

È stato lo stesso presidente di Forza Italia a comunicarlo a Mario Draghi, "in un lungo e cordiale colloquio telefonico, nel quale gli ha espresso il suo rammarico, e gli ha anticipato la posizione di Forza Italia che gli sarà illustrata nel pomeriggio dalla delegazione composta dal vicepresidente Tajani e dalle capigruppo Bernini e Gelmini". Da Forza Italia riferiscono che si tratterebbe di "motivi precauzionali legati allo stato di salute". Le stesse fonti rassicurano sullo stato di salute dell'ex premier, che "sta benissimo". Su suggerimento dei medici, in particolare del professor Alberto Zangrillo, sarebbe rimasto in Provenza e non è escluso che possa andare a Roma per il secondo giro di consultazioni di Draghi.

Le consultazioni di Forza Italia con Mario Draghi sono in agenda a partire dalle 17.30 e per la successiva ora. Durante l'ultimo incontro in videoconferenza, Silvio Berlusconi ha ribadito la stima e la fiducia che lo lega a Mario Draghi da tempi non sospetti. Il Cavaliere, ha sempre riconosciuto professionalità e alto profilo in Mario Draghi, rivendicando "che fu il nostro governo a nominare Governatore della Banca d'Italia e ad indicare, superando le resistenze di alcuni partner europei, alla guida della Bce".

Anche per questo motivo, oltre che perché ne riconosce la figura capace di guidare in questo momento il Paese, Silvio Berlusconi è soddisfatto della scelta fatta da Sergio Mattarella, che "va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l'unità sostanziale delle migliori energie del Paese". Antonio Tajani, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini porteranno oggi da Mario Draghi il programma di proposte concrete per "dare risposte immediate sul piano vaccini, sul Recovery Plan, sull'emergenza sociale ed economica". Così ha spiegato questa mattina Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo a Unomattina.

"Noi questa mano l'abbiamo offerta dall'inizio della pandemia, Silvio Berlusconi disse nel marzo di un anno fa che in guerra bisogna stringersi intorno a chi ha la responsabilità di governare: non siamo stati ascoltati e purtroppo i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Ora comincia una fase nuova e deve iniziare esattamente da dove il governo Conte ha fallito", ha ribadito Giorgio Mulè, presentando quella che sarà la linea di Forza Italia con Mario Draghi, al quale verrà consegnato un dossier sul quale discutere per il bene del Paese.

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