La sinistra ancora in pressing: "Ius soli entro fine anno"

Il Partito democratico spinge per approvare la norma, ma rischia di schiantarsi in Parlamento: "Così è chiaro che andrà a finire con un nulla di fatto..."

La sinistra ancora in pressing: "Ius soli entro fine anno"

Le priorità della sinistra sono sempre più chiare. Dopo essersi speso per mesi nella sponsorizzazione del ddl Zan, lo schieramento rosso ha individuato un altro campo di battaglia su cui puntare in un mondo totalmente rivoluzionato dalla pandemia: lo ius soli. E così il Partito democratico non ha perso tempo per farsi principale promotore della misura che mira a far ottenere la cittadinanza italiana ad altri stranieri, come se l'attuale norma non bastasse. Ma c'è di più: il Pd ha fretta e vuole chiudere la partita entro la fine dell'anno.

L'offensiva del Pd

L'auspicio del Nazareno è che a settembre possa ripartire la discussione relativa proprio allo ius soli. A esprimere fiducia è stato Enrico Borghi: come riporta La Repubblica, il deputato dem è convinto che allo stato attuale "ci sono le condizioni affinché si arrivi ad un'approvazione da parte di un ramo del Parlamento entro la fine dell'anno". Evidentemente nel Partito democratico non hanno compreso la lezione del ddl Zan: intestardendosi sulle proprie posizioni e non aprendo alle osservazioni del centrodestra che chiedeva di modificare alcune articoli, la situazione è diventata un vero e proprio cortocircuito che ha portato allo slittamento del disegno di legge contro l'omotransfobia.

Non a caso sono arrivati subito i primissi avvertimenti. Ad esempio Ettore Rosato ha messo le mani avanti e ha ricordato ai paladini della sinistra che sarà necessario non esagerare con i toni e moderare i contenuti: "Se non la si trasforma in una battaglia ideologica, si può fare". Infatti il coordinatore di Italia Viva ha fatto sapere che "se finisce per diventare una battaglia utile alla destra o alla sinistra per parlare al proprio elettorato, è chiaro che andrà a finire con un nulla di fatto". Il sostegno dei renziani sarà nuovamente fondamentale, soprattutto al Senato dove i numeri sono ballerini. Rosato spera che lo ius soli "non diventi una bandiera elettorale durante le elezioni Amministrative" da usare "come strumento politico di campagna elettorale".

La sinistra in pressing

Negli ultimi giorni la sinistra non si è risparmiata. Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno, auspica che "si arrivi ad una sintesi" anche perché "questi ragazzi devono sentirsi parte integrante della società". Il Movimento 5 Stelle invece vorrebbe puntare sullo ius scholae, ovvero il diritto per i ragazzi figli di immigrati di diventare cittadini italiani dopo aver completato un ciclo di studi.

Di recente anche Eugenio Scalfari è sceso in campo a favore dello ius soli, pubblicando sulle colonne de La Repubblica un editoriale in cui sostiene l'urgenza di approvare la norma: "Molti italiani sono scettici verso l'inclusione dei migranti residenti di prima e seconda generazione. Per motivi ideologici e identitari, per timore della concorrenza sul piano del welfare e del lavoro, per paura del futuro. Queste preoccupazioni vanno affrontate dalla politica, non negate o peggio ignorate".

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