Il Pd è il partito dello psicodramma quotidiano. Possibilmente su questioni di lana caprina, sulle quali amano imbastire dibattiti accigliati e indignati, nei quali l'uno accusa l'altro di aver tradito l'identità del partito. Identità che, per altro, nessuno, neppure la Sciarelli, è riuscito a intercettare. La settimana è iniziata con le dimissioni di Nicola Zingaretti comunicate con un durissimo post su Facebook in cui il leader demoliva i suoi: «Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, si parli solo di poltrone e primarie». La stessa settimana finisce con il Pd che - nel suo momento più delicato -, si scervella su una foto del capo delle Sardine che fa capolino, col suo solito sorriso gigione, da una tenda canadese all'interno di una stanza. E, scandalo degli scandali, sullo sfondo, affissa a una parete, c'è la fotografia di Enrico Berlinguer. È tutto vero. Non è uno scherzo, a dimostrazione del fatto che Zingaretti aveva peccato di ottimismo nella psicanalisi del Pd.
Sabato le sardine si erano presentate davanti alla sede del Partito Democratico, con tende e sacchi a pelo con lo slogan «Occupy Nazareno». Ovviamente era un'occupazione finta, tipo quelle che si fanno nei licei con il plauso compiaciuto e nostalgico dei professori. Segue un'amichevole discussione con il presidente del Pd Valentina Cuppi (sì, il Pd ha un presidente donna ma, evidentemente fanno di tutto per tenerla nascosta) e tutto finisce a tarallucci e vino. Anzi, i democratici, sempre più soli, sono quasi felici di essere «occupati» da qualcuno. Di fronte all'ennesima rivoluzione fallita, immaginiamo lo scoramento di Santori e soci: si sono comprati la tenda canadese, il sacco a pelo e pure una di quelle borse frigo che andavano molto di moda sulle spiagge negli anni Ottanta e ora cosa se ne fanno? Si erano già immaginati i video su tutti i tg, con loro accampati a Largo del Nazareno, ultimo presidio di una sinistra ormai al lumicino e invece niente. E quindi ripropongono il camping radical chic al chiuso. E la foto fa il giro del web.
A sinistra sale la tensione: hanno trasformato il Nazareno in un campeggio? Hanno profanato il tempio della sinistra? Ma, soprattutto: perché Santori sghignazza così alle spalle di Berlinguer, sta sbeffeggiando lo storico e defunto leader? La situazione è tragicomica e trasferisce tutta l'autoreferenzialità di un Pd ormai dedito esclusivamente alla contemplazione del proprio ombelico. Ma non c'è nulla di più serio del ridicolo, quindi le sardine decidono di rispondere ufficialmente. Tutto il Paese è in attesa e finalmente si dirada la nebbia: la foto è vera, la tenda anche e la foto di Berlinguer pure. Ma quello non è il Nazareno spiega Santori bensì una abitazione privata.
E quella foto, in un istante, diventa l'autobiografia della sinistra italiana, che riproduce in un salotto privato quello che non riesce a fare in pubblico.Povero Berlinguer e povero padrone di casa, chiunque esso sia. Nel frattempo le sardine sono state ancora una volta seppellite da una risata. Non la loro, quella degli italiani.
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