Contro il rigassificatore, contro le energie fossili e contro il governo. La manifestazione nazionale a Piombino di ieri parte però macchiata. Da alcune immagini di Giorgia Meloni e del governatore Eugenio Giani che la sera prima, per alcuni minuti, sono state proiettate sul palazzo comunale e altri edifici della città. Con svastiche e scritte che sono parse riconducibili ai No Vax e ai No Gas. Tanto che la rete «No rigass no gnl» che organizza la manifestazione con una nota si è dissociata. «Apprendiamo dai giornali che sedicenti no vax hanno proiettato immagini della presidente Meloni e presidente Regione Toscana Giani con scritte inneggianti alla dittatura nazisanitaria. La Rete No rigass no gnl e la campagna Fuori dal fossile si dissociano fermamente e ribadiscono che oggi partirà un corteo gioioso e determinato per ribadire la contrarietà al fossile».
In corteo sfilano oltre 1.500 persone tra cui comitati e associazioni provenienti da tutta Italia, ma anche associazioni ambientaliste, sindacati, Usb e Cobas. Ci sono Sinistra italiana e Potere al popolo, c'è anche il M5s. Compare anche uno striscione della Federazione anarchica. Alcuni negozi espongono striscioni contro il rigassificatore. Poi un minuto di silenzio per le vittime di Cutro. In piazza anche il sindaco Fdi Francesco Ferrari, contestato da alcuni gruppi mentre parla dal palco, tanto da doversi interrompere. «Oggi per la prima volta questa è una piazza ideologica - dice prima dell'interruzione - Non entro nel merito delle posizioni dei manifestanti che sono sempre legittime, ma voglio parlare della posizione del Comune e dei cittadini. Sono stato il primo a sollevare dubbi a collocare il rigassificatore nel porto di Piombino. Questi dubbi sono poi diventati motivo di ricorso al Tar che ora vede un rinvio al 5 di luglio, chiesto da Snam, e che ha fatto comprendere quante lacune documentali ci sono da parte di Snam. Snam non ha ancora prodotto la relazione definitiva sulla sicurezza che è la condizione essenziale per un parere».
«Se la nave arriverà bloccheremo la città» sono i cori che si alternano a quelli contro Snam, il governo il presidente di Regione. «Solidarietà a Meloni e Giani per i vili attacchi ricevuti dai no-gas - dice Raffaella Paita, capogruppo di Azione-Italia viva al Senato -.
Gli estremisti ambientalisti, fra cui figura, voglio farlo notare, in un corteo in cui compare uno striscione della Federazione Anarchica, anche il M5S, utilizzano la scusa dell'ambientalismo per colpire la libertà economica».
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