Il vento populista soffia anche sulla Slovenia: come ampiamente previsto dai sondaggi Janez Jana, leader del Partito Democratico (che a dispetto del nome è di centro-destra) ha conquistato la maggioranza relativa spazzando via il centrosinistra. Che a Lubiana governava da 4 anni, finché a metà marzo la Corte Suprema si era pronunciata a sfavore di un referendum (poi ripetuto a maggio senza esito) che approvava l'ambizioso raddoppio della tratta ferroviaria Divaccia-Capodistria (un'opera da un miliardo di euro) costringendo il premier Miro Cerar a dimettersi.
I socialdemocratici sono crollati fragorosamente, scavalcati anche dalla lista anti-sistema di Marjan arec, ex comico che alle presidenziali del 2017 arrivò al ballottaggio: secondo i primi exit-poll a Jana sarebbero andati il 24,4% dei consensi, a arec il 12,6%, mentre Cerar si è fermato al 9,8%.
I partiti rappresentati in parlamento saranno nove, mai così tanti. In attesa che si definiscano le alleanze e che venga trovata una maggioranza di 46 seggi (su un totale di 90), il dato politico è l'affermazione di una forza politica che ha basato la campagna elettorale sul tema dell'immigrazione. Jana è amico del'ungherese Viktor Orbàn e secondo gli analisti la sua vittoria potrebbe avvicinare sensibilmente la Slovenia al gruppo di Visegrad che su questo tema osteggia da anni le politiche della Comunità Europea. I media vicini al centro-sinistra lo hanno accusato di aver ricevuto finanziamenti da parte di alcuni affaristi ungheresi, ma questo non gli ha impedito di conquistare il voto di un elettore su quattro, compresi gli indecisi che - sempre secondo i sondaggi - alla vigilia erano circa il 20%.
Detto questo, come è appena avvenuto in Italia, il passaggio dalla vittoria elettorale al governo rischia di non essere semplice né rapido. Il presidente Borut Pahor aveva già annunciato che darà il primo pre-incarico al leader del partito di maggioranza relativa, ma ancora ieri arec ha ribadito la sua indisponibilità ad allearsi col Partito Democratico.
Probabile quindi che Jana guardi ai conservatori di i conservatori di Nuova Slovenia, che si attestano al 6,6%, ma anche al Partito Nazionale. Insomma i giochi sono ancora tutti da fare, però un dato è certo: il sentimento popolare anti-immigrati cresce sempre di più in tutta Europa.
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