Somministrazioni, superata quota 50 milioni. L'immunità di gregge? Sarà il 16 settembre

La media giornaliera di 542mila dosi. Primeggia il Lazio, male la Sicilia

Somministrazioni, superata quota 50 milioni. L'immunità di gregge? Sarà il 16 settembre

E venne il giorno dei 50 milioni. Cinquanta milioni di dosi superate ieri di slancio. Un traguardo doppiamente simbolico, non solo perché le cifre tonde fanno titolo e suggestione, ma anche perché di fatto vuol dire che siamo a metà dell'opera, visto che per vaccinare tutti gli italiani over 12 c'è bisogno di un centinaio di milioni di dosi, un conteggio reso approssimativo dal fatto che con Janssen serve una sola dose.

L'occasione è buona per fare un punto sulla campagna vaccinale e per capire come potrà evolvere. A ieri mattina le dosi somministrate erano 50.089.618, con 17.903.365 persone completamente immunizzate (1.220.237 delle quali grazie alla monodose Johnson&Johnson) e 32.186.253 persone (il 54,32 per cento della popolazione totale) che ha ricevuto almeno una dose. Si sta procedendo a un buon passo: domenica sono state inoculate 407.217 dosi, delle quali 211.277 come seconde dosi o dosi uniche e 195.940 come prime dosi. La scorsa settimana sono state somministrate 3.798.715 dosi (media giornaliera 542.673), con 1.983.450 persone che hanno completato il loro percorso vaccinale, delle quali 32.610 grazie alla monodose J&J. Il vaccino più utilizzato negli ultimi sette giorni è stato nettamente Pfizer (2.991.144 in totale, il 78,7 per cento del totale), davanti a Moderna (422.540) e AstraZeneca (349.421). Secondo i calcoli fatti da Lab24 a questo ritmo l'obiettivo dell'80 per cento della popolazione vaccinabile coperta sarebbe raggiunto il prossimo 16 settembre in linea con le previsioni del governo.

Attualmente in Italia sono state somministrate 84,19 dosi ogni 100 abitanti. La regione che ha fatto meglio è il Lazio (87,89), davanti a Lombardia (86,96) e Puglia (86.80). Le regioni più indietro sono invece Sicilia (76,51), Calabria (76,93) e Trentino (79,83). Tra le fasce d'età, la maggiore copertura è per gli over 90, con l'88,41 per cento di persone interamente vaccinate, l'8,40 in attesa della seconda dose e il 3,19 completamente scoperto. Tra gli ottantenni le percentuale sono rispettivamente dell'87,18, del 5,89 e del 6,93, tra i settantenni del 53,64, del 33,80 e del 12,56 e tra i sessantenni del 46,39, del 34,94 e del 18,67. Più indietro le fasce d'età più giovani, con il 36,05 per cento di totalmente immunizzati tra i cinquantenni, il 20,64 tra i quarantenni, il 16,26 tra i trentenni, il 13,46 tra i ventenni e il 2,22 nella fascia 12-29. Deve ancora iniziare il ciclo vaccinale il 27,66 per cento dei cinquantenni, il 41,55 dei quarantenni, il 55,40 dei trentenni, il 62,18 dei ventenni e l'86,24 degli under 19.

Nel terzo trimestre 2021 secondo la stima ministeriale del 23 aprile, dovrebbero arrivare 94,08 milioni di dosi: 31,52 di Pfizer, 26,01 di AstraZeneca, 15,94 di J&J, 13,96 di Moderna e anche 6,64 del fantomatico Curevac che non ha avuto ancora il via libera.

Probabilmente le consegne saranno ritoccate al ribasso, ma anche una consegna ridotta dovrebbe bastare a mantenere il ritmo, che ci colloca al quarto posto in Europa e all'ottavo al mondo per numero di dosi somministrate.

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