Il sospetto di Bizzarri che asfalta la sinistra: "Ddl Zan scritto male?"

Luca Bizzarri si espone domandando se, forse, il ddl Zan non avesse problemi di stesura e contro di lui si è scatenato il fuoco amico

Il sospetto di Bizzarri che asfalta la sinistra: "Ddl Zan scritto male?"

Se anche a sinistra iniziano a esserci dubbi sul ddl Zan, forse un problema effettivamente esiste. E Luca Bizzarri ci ha provato a farlo notare su Twitter con una lucidità invidiabile, la stessa con la quale si è poi dovuto difendere dai kompagni per aver azzardato una critica al disegno di legge di Alessandro Zan, che da ieri è tornato al centro dell'attenzione per l'appunto fatto dal Vaticano sulla possibilità che nella sua attuale stesura violi il Concordato.

"Però, dopo mesi, dopo che viene attaccata da destra (evabè, ci sta) da una parte di sinistra, dalle femministe, e ora pure dai preti… Non è che questa legge Zan è, semplicemente, scritta male? Perché a volte i pasticci e gli slogan fanno più danni degli omofobi, temo", ha scritto l'attore sollevando un legittimo dubbio. La legittimità del dubbio e il diritto di critica, però, non fanno parte del mondo radical chic, al quale comunque Bizzarri appartiene. Infatti sono bastati pochi minuti all'attore per ricevere centinaia di commenti, molti dei quali infarciti di populismo spiccio e di poca conoscenza dell'argomento. Diversi anche i personaggi noti che hanno contraddetto Luca Bizzarri, che ha semplicemente espresso un suo libero pensiero in merito al ddl Zan sul quale, forse, i kompagni vorrebbero non ci fosse critica in nome di un concetto democratico molto particolare.

A Luca Bizzarri, per esempio, ha risposto Luca Viotti, ex europarlamentare del Partito democratico: "No, caro Luca. Sul #ddlzan decine di giuristi hanno scritto opinioni favorevoli e contrarie. Puoi leggerli, farti un’idea e sostenerla pubblicamente. Fare una domanda su twitter sai bene che non risolverà il tuo dubbio ma, ripeto, creerà polemiche e avvelenerà i pozzi". Quindi Twitter va bene solo per fare propaganda pro ddl Zan per i dem, non per sollevare dubbi? E infatti Luca Bizzarri ha replicato: "Scusa ma sei tu che dici che decine di giuristi hanno scritto opinioni favorevoli E CONTRARIE. Visto che le ho lette, mi chiedo se non sia migliorabile. O quei giuristi con idee contrarie sono tutti dei pericolosi omofobi? Ma perché ogni volta che mi dai torto poi mi dai ragione?".

Messo con le spalle al muro, Viotti ha risposto: "Se hai letto quelle opinioni ti sarai già fatto un’idea: la legge va bene o non va bene. Dì liberamente quel che pensi e se pensi che sia 'migliorabile' aiuta il dibattito dicendoci cosa va modificato, quali parti". E Luca Bizzarri ci ha provato a dire la sua sul modo di migliorare il ddl Zan: "Per esempio vorrei sapere se nella legge viene trattato il caso in cui qualcuno possa dirti: 'Puoi partecipare al dibattito ma solo nei modi e nei termini che dico io'". Ma dopo questa domanda, di Viotti, si sono perse le tracce.

Luca Bizzarri ha avuto modo di scontrarsi anche con un giornalista che, per aver espresso un dubbio sul ddl Zan, ha accusato l'attore di sostenere le fake news.

E la reazione di Bizzarri non si è fatta attendere: "Ma cosa sostengo? Ma quali fake news? Lo ripeto, la reazione pavloviana di quelli come te che se uno non urla immediatamente 'bravo, giusto!' ma si pone semplicemente delle domande sulla soluzione (sul problema siamo tutti d’accordo, spero) sarebbe esilarante, non fosse tragica".

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