Ora Letta elemosina consensi (anche a Renzi)

Il segretario dem chiama a raccolta tutto il centrosinistra contro le "destre populiste ed antieuropee"

Ora Letta elemosina consensi (anche a Renzi)

Enrico Letta accetta l'invito a candidarsi per le elezioni suppletive a Siena e parte subito l'elemosina di consensi, oltre quelli scontati che arriveranno dal Partito democratico, di cui è segretario nazionale.

L'ex premier spiega con un lungo post su Facebook il senso della sua scelta, chiamando a raccolta tutto il centrosinistra con il consueto appello all'unità per combattere le destre. Niente di nuovo all'orizzonte, quindi, con la sinistra abituata ad individuare un nemico comune contro cui compattarsi per superare le divisioni interne e le varie contraddizioni. Non solo. Letta estende l'invito a sostenere la propria candidatura pure all'ex segretario del Pd Matteo Renzi, dato che parla di una "corsa a due" che taglierebbe fuori altre compagini: qualsiasi compromesso, insomma, va bene, pur di non cedere il passo alle "destre populiste e antieuropee".

Letta su Facebook

"In queste settimane ho avuto i primi incontri sul territorio del Collegio Toscana 12: nella provincia senese e in quella aretina. Incontri che mi hanno persuaso ancora di più di aver fatto bene ad accettare l’invito a candidarmi giunto dal PD delle due province. Rifiutare sarebbe stata una diserzione. Sottovalutare la sfida sarebbe un atto di arroganza e miopia verso il mio partito e verso questo territorio", dichiara sui social il segretario dem, che passa poi subito all'attacco dei rivali. "Fin dall’inizio, e oggi a maggior ragione, lavoro per la costruzione di un campo largo - democratico, riformista e progressista - alternativo alle destre populiste e antieuropee".

Letta, che ha comunque l'ardire di definirsi catalizzatore di consensi di quanti si riconoscono nei valori "della Costituzione", annuncia di aver già impostato una ricerca di larghi consensi per le prossime consultazioni comunali e regionali. "Chiedo apertamente e pubblicamente il sostegno ai cittadini, ai movimenti, alle associazioni, ai partiti che sul territorio del Collegio sono interessati a convergere sul mio nome, a promuovere una visione chiara e sostenibile di sviluppo del territorio, a sventare la vittoria del candidato unitario delle destre", esorta Letta.

Anche a Matteo Renzi, quindi, fischiano le orecchie, dato che il segretario dem tende a sottolineare che a sinistra non ci sono valide alternative alla sua candidatura: "L’elezione suppletiva, in un collegio uninominale e per l’attuale scenario politico, è una corsa sostanzialmente a

due. Avendo le forze politiche del campo contrapposto al nostro trovato un accordo unitario su un candidato, ritengo prioritario ricercare l’unità più ampia possibile". Chissà se stavolta Letta potrà "stare sereno".

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