C'è grande agitazione tra i corridoi del Nazareno. L'impressione è che le due sponde stiano per arrivare allo scontro e il congresso di marzo indetto da Nicola Zingaretti potrebbe essere l'occasione per scoprire le carte. L'intervista rilasciata al Corriere della sera da Dario Nardella, sindaco di Firenze ed esponente del Partito democratico, ha iniziato a circolare sulle mail e i Whatsapp dei dem, soprattutto per due risposte date dal primo cittadino del capoluogo toscano. Ma Marco Antonellis nel suo articolo scritto per Tpi.it rivela un altro retroscena sull'attuale situazione del Partito democratico, che vede coinvolti anche Matteo Salvini e Matteo Renzi. I due leader potrebbero essere fondamentali per creare una spaccatura all'interno del partito attualmente guidato da Nicola Zingaretti.
Dario Nardella nella sua intervista al Corsera difende il suo concittadino Matteo Renzi dagli attacchi subiti negli ultimi giorni sui suoi rapporti con l'Arabia Saudita. Mentre in Italia si formalizzava la crisi di governo, aperta dallo stesso leader di Italia viva, lui si trovava in Medioriente per una conferenza. Le ultime novità sul caso Khasshogi hanno riacceso i riflettori sulle attività di Matteo Renzi nei Paesi arabi. Dario Nardella, però, ha teso una mano a Matteo Renzi. Se è pur vero che considera "intempestivo" il viaggio in Arabia Saudita dell'ex presidente del Consiglio, ritiene comunque "che l’Italia deve giocare un ruolo di leadership nel Medio Oriente, che adesso non ha". Parole che suonano come una giustificazione e che hanno fatto storcere il naso a molti esponenti del Pd. "I renziani nel Pd sono come Fonzie: lui non riusciva e dire scusa, loro non riescono a dire che Renzi sbaglia", avrebbero detto alcuni parlamentari dem, come riportato da Marco Antonellis.
Ma è soprattutto un altro il passaggio cruciale dell'intervista di Dario Nardella, che ha fatto accendere il campanello d'allarme sulla possibile sponda tra Renzi e Salvini per indebolire il Pd. il sindaco di Firenze, infatti, ha parlato della possibilità di eliminare il Codice degli Appalti per la costruzione delle opere. Una richiesta che Matteo Salvini fa da tempi non sospetti, per attuare in tutta Italia quanto già fatto in Liguria dopo il crollo del ponte Morandi. "Anche il PD (col sindaco di Firenze) chiede di cancellare il Codice degli Appalti per aprire i cantieri. Bene, avanti col Modello Genova", ha detto il leader della Lega. La dichiarazione di Dario Nardella fa il paio con quella di Stefano Bonaccini di qualche giorno fa sull'apertura dei ristoranti anche la sera, un'altra battaglia di Matteo Salvini.
I commenti dei dem non si fanno attendere e Antonellis ne ha captato uno significativo, che spiega perfettamente il sentimento attuale all'interno del Partito democratico: "Tra un po’, invece che Base Riformista,
dovremo chiamarla Base Leghista". Inoltre, lo stesso Antonellis riferisce di un intenso scambio di contatti tra i due Matteo durante la caduta del governo Conte II e la formazione del governo Draghi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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