Squadre anti drone e varchi chiusi. Ecco il piano sicurezza per sabato

Per Wojtyla arrivarono 4mila pullman, ora con il Giubileo si prevede un flusso maggiore. Già stanziati 5 milioni di euro da Palazzo Chigi

Squadre anti drone e varchi chiusi. Ecco il piano sicurezza per sabato
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Imponenti misure di sicurezza e cinque giorni di lutto nazionale. Il consiglio dei ministri che si è riunito ieri a Palazzo Chigi, preceduto da un minuto di silenzio, ha disposto misure eccezionali per la gestione dei funerali di Papa Francesco di sabato, con il contestuale atteso arrivo di migliaia di fedeli a San Pietro. Sono stati stanziati i primi 5 milioni di euro, ma è una stima provvisoria, ed è stato decretato il lutto nazionale fino alle esequie: bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici e un minuto di raccoglimento alle 10 di sabato in tutti le scuole e uffici aperti, o nel primo giorno utile per quelli chiusi. Una decisione, quella di proclamare cinque giorni di lutto nazionale, e non tre come fu nel 2005 per Giovanni Paolo II, voluta dalla premier Meloni e condivisa all'unanimità dal governo. Il lutto, viene spiegato, non interferirà con le altre manifestazioni già previste per il 25 aprile, che si svolgeranno regolarmente e per cui Palazzo Chigi chiede però «sobrietà».

L'esecutivo ha invitato anche a spostare gli eventi sportivi o di intrattenimento previsti per il giorno del funerale, e a stretto giro il Coni ha comunicato che le partite di calcio sono sospese, così come tutti gli altri appuntamenti. Ma per far fronte alla gestione della delicata fase che attende ora la Capitale fino alla conclusione del conclave, il consiglio dei ministri ha approvato il decreto che conferisce deleghe eccezionali al capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, facendone di fatto un commissario per i funerali di Bergoglio: «Dovrà occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza delle delegazioni straniere, che sono tante, fino all'elezione del nuovo Pontefice», ha spiegato il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci. La concomitanza tra le giornate eccezionali della morte del Papa, con l'esposizione da oggi a venerdì della salma per i fedeli nella Basilica di San Pietro, e la festa per la Liberazione, innalza il livello di prevenzione e delle misure di sicurezza per garantire una gestione ordinata degli eventi. «Le misure di ordine pubblico rimangono in capo al Prefetto di Roma che comunque si raccorderà con il Capo della protezione civile, il quale opererà anche in regime di deroga», ha aggiunto Musumeci. Anche perché, ha precisato il ministro, «non è possibile fare in questo momento una stima» del numero di persone che raggiungeranno Roma nelle prossime ore.

Ieri mattina le forze dell'ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza, hanno fatto un sopralluogo congiunto in piazza San Pietro e nelle aree limitrofe, per calibrare il dispositivo di sicurezza e dell'ordine pubblico. Transenne alle vie limitrofe al Vaticano, rimozione dei veicoli in sosta, controlli, metal detector ai varchi del colonnato, bonifiche, sorvoli dall'alto già in corso per monitorare i primi afflussi. Attive anche squadre dell'esercito anti drone. Ieri sera il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha presieduto, con il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, il Comitato per l'ordine e la sicurezza, insieme con la Protezione civile, per definire la macchina organizzativa. Che sarà modulabile e terrà conto anche del cosiddetto «worst case», lo scenario peggiore, come lo definisce Ciciliano. «Non si può fare un ragionamento ex ante, va fatto in gradi diversi di complessità modulabile, a mano a mano che le persone arrivano», ha spiegato. Stesso discorso per gestire l'accoglienza dei pullman speciali: «Al tempo di Giovanni Paolo II ne arrivarono più di 4mila, significa 216mila persone». Ma sono per ora solo stime. Da definire anche il percorso della salma dopo i funerali, da San Pietro alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Papa ha chiesto di essere sepolto.

Attimi di caos subito rientrati, ieri, dopo che un uomo si è introdotto a San Pietro gridando: «Voglio vedere il Papa». È stato fermato e allontanato, ma è «una persona innocua e conosciuta», precisano le forze dell'ordine.

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