Stop ai supporti vitali: oggi Indi morirà

La bimba sarà staccata dalle macchine. L'estremo ricorso dei genitori per portarla in Italia

Stop ai supporti vitali: oggi Indi morirà
00:00 00:00

E ora un po' di silenzio. Sono le ultime ore che passeranno con lei. I genitori di Indi Gregory, la bimba inglese di 8 mesi colpita da una gravissima malattia degenerativa mitocondriale, l'avrebbero voluta portare in Italia. O, almeno, nel lettino della sua cameretta di Ilkeston, nel Derbyshirein.

No, le dovranno dire addio in un hospice. Nulla hanno potuto decidere sulla vita della loro bambina. E nemmeno sulla sua morte. Ha fatto tutto il giudice dell'Alta Corte di Londra. «L'estubazione e le cure palliative al domicilio della famiglia sarebbero praticamente impossibili e contrarie al migliore interesse di Indi» ha detto.

E mentre l'Inghilterra e il resto del mondo sollevano polemiche e si appellano a etica, scienza, giurisprudenza e fede, l'unica cosa utile che ora si possa fare è rispettare l'intimità di quei due poveri genitori, Dean e Claire, che oggi alle 15 assisteranno alla rimozione del supporto vitale delle piccola. Poi faranno ricorso contro le decisioni dei giudici. Ma ora ci sono loro - loro tre - e basta.

Ieri papà Dean ha tentato un ultimo appello, disperato: «Come padre non ho mai chiesto o implorato nulla in vita mia, ma ora prego il governo britannico di aiutarmi a salvare la vita di nostra figlia». E poi accusa: «I vertici del servizio sanitario nazionale hanno minacciato di rimuovere il supporto vitale oggi, senza la presenza dei familiari».

Martedì, su richiesta dei familiari di Indi, il console italiano a Manchester, Matteo Corradini, nella sua funzione di giudice tutelare, aveva emesso un provvedimento di urgenza, dichiarando la competenza del giudice italiano e autorizzando l'adozione del piano terapeutico proposto dall'ospedale Bambin Gesù e il trasferimento della bimba a Roma. Dove i genitori, nonostante i pareri dei medici inglesi, sarebbero stati pronti a trasferirla subito. Il console ha nominato anche il direttore generale dell'ospedale romano, Antonio Perno, curatore di Indi. «Ha anche nominato un curatore speciale per gestire le procedure - precisano i legali della famiglia - Il decreto è stato comunicato dal curatore al direttore generale dell'ospedale britannico (ndr il Queen Medical Center di Nottingham) per favorire la auspicabile collaborazione tra le autorità sanitarie dei due Paesi ed evitare un conflitto di giurisdizione». Secondo le organizzazioni che supportano la famiglia ora si potrebbe aprire un conflitto di giurisdizione tra la decisione del giudice inglese e il provvedimento di urgenza del console italiano.

In queste ultime ore di speranza, seppur al lumicino, non verrà lasciata intentata nessuna via: il direttore generale del Bambino Gesù chiederà di incontrare urgentemente i medici inglesi, cercando una svolta prima delle 15 (le 14 a Londra) di questo pomeriggio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica