Matteo Salvini ha annunciato che andrà presto in Nigeria per rendersi conto dei flussi migratori clandestini da quel Paese verso l'Italia. La questione è attuale perché sappiamo che non tutti i profughi sono veri profughi e che lì il commercio di carne umana è fiorente oggi come ieri.
L'ex colonia britannica da cui sono arrivate in Italia, ingannate o consenzienti, decine di migliaia di prostitute, è diviso in due: un Nord desertico e desolato, terreno di conquista dei guerriglieri islamici Boko Haram; e un Sud prospero da cui nessuno fugge. Il governo di Lagos ha pagato per anni dei mercenari sudafricani per respingere la guerriglia e addestrare l'esercito, ma adesso li ha licenziati sicché i soldati regolari non ce la fanno.
E che cosa fa l'Europa, Italia compresa? Nulla. Perché e da dove arrivano dunque in Italia i clandestini nigeriani (e le nigeriane)? Ci fu già uno scandalo anni fa che vide coinvolte alcune funzionarie italiane che furono arrestate e condannate. Oggi chi conosce quel Paese sente parlare di un personaggio che vivrebbe a Torino e che si fa chiamare «il re della Nigeria» guidando sia il traffico di esseri umani che le rappresaglie sulle famiglie rimaste in Africa, per spezzare ogni resistenza.
Che dicono i servizi segreti? Salvini è un leader politico e certo non farà questo viaggio per caso. La Nigeria può essere un laboratorio di quel può fare davvero l'Europa oltre al buonismo papale e della signora Merkel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.