Strangola la madre e simula un'aggressione

Il giovane prima ha ucciso il cane poi si è avventato sulla donna

Simonetta CaminitiUna vacanza alla fine delle feste, proprio adesso che a Saronno comincia a far freddo e un'estate fuori stagione è lì che aspetta, dall'altra parte dell'oceano. Ma ci ha rimesso la vita, Marco Cotza, 45enne di Saronno in vacanza a Santo Domingo che, all'epilogo di una lite violenta, è stato ucciso. La morte - dcono gli inquirenti- «srebbe stata causata da violenti traumi al cranio e al collo».«Era una di quelle persone che quando le incontri per strada non puoi fare a meno di salutare perché il loro volto fa da sempre parte della tua quotidianità». È il commento di Giovanni al quotidiano online «Il Saronno», a poche ore dall'impatto con la notizia nella cittadina in cui Marco Cotza viveva ed era cresciuto. Marco, la cui famiglia possedeva una gelateria storica a Saronno, per cui era un volto popolare e spesso a contatto coi concittadini, è stato trovato senza vita due giorni fa lungo la strada che da Jarabacoa porta a Costanza nella Repubblica Dominicana. Giovanni, il conoscente che lo ricorda, sconvolto, aggiunge che «era impossibile non conoscere la loro famiglia: sempre gentili e disponibili. Mi ricordo benissimo Marco che aiutava i genitori al bar con le sorelle». Decisamente non è la prima volta che la famiglia Cotza, e in particolare Marco, vengono scossi da una tragedia: a vent'anni, Marco, che lavorava per Ferrovienord, aveva avuto un incidente in moto: da allora, viveva senza un braccio. È così, basandosi su questo particolare fisico, che gli investigatori sono riusciti a risalire alla sua identità anche se non aveva con sè i documenti. «La sua passione per le moto era però più forte spiega un altro conoscente , tanto che aveva anche fatto delle gare di motocross nonostante la menomazione. Le moto erano il suo più grande interesse. Non ricordo di averlo mai visto senza che nella chiacchierata scappasse una frase sulle moto». Ma a Santo Domingo la sua energia contagiosa e quasi proverbiale, in terra natia, è stata stroncata per sempre. Marco è stato trovato morto: è stato arrestato un giovane di 22 anni, che avrebbe ammesso di aver ucciso Cotza durante una lite, presso l'Hotel Brisa del Yaque. Lui stesso avrebbe raccontato ha avvolto il cadavere nel lenzuolo; infine, lo ha caricato su un'auto e solo due giorni fa il corpo di Marco è stato rinvenuto all'interno della vettura. Avvertiti dall'ambasciata italiana, ai carabinieri di Saronno non è rimasto che trasmettere la notizia alla famiglia Cotza.Santo Domingo è una terra dalla bellezza selvaggia, uno splendore maledetto, però, ferito da un popolo nel quale imperversa un'ondata di violenza quanto mai aggressiva. Un tasso di femminicidi con pochi precedenti nel mondo, criminalità denunciata o violenza come si definisce in questi casi - «percepita». Esecuzioni sommarie, desaparecidos, e un numero di agenti uccisi che, tra il 2011 e 2014, è risultato allarmante. Tossicodipendenza, prostituzione, famiglie sempre più disgregate e vite rese sempre più fragili dai pochi punti di riferimento: ecco il contorno di questo spettacolo dai colori del paradiso e le piaghe di un vero inferno.

Una terra che forse risponde facilmente allo stress che stringe le sue tristissime condizioni economiche. E che rischia di non risparmiare neppure nostri turisti, quelli come Marco, se sulla loro strada, la fortuna non li assiste.

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