Stuprata a turno e filmata Arrestati due stranieri

La ragazza, appena maggiorenne, era ubriaca I tre si erano incontrati la sera stessa in un pub

Lucia Galli

Un'altra violenza, un'altra notte finita in tragedia per una ragazza ravennate di 19 anni vittima di due uomini con cui stava trascorrendo la serata in un locale. Lo scenario è ancora l'Emilia Romagna: non la Rimini di questa estate, ma Ravenna. Anche stavolta, la dinamica della violenza somiglia a tante altre. Con l'unica, parziale, consolazione che i due colpevoli sono stati assicurati alla giustizia dopo un profondo lavoro di indagine.

I fatti risalgono ad inizio ottobre, la vittima è una ragazza di Ravenna poco più che maggiorenne, i due violentatori hanno, invece, quasi 30 anni e hanno precedenti penali, ma di altra natura. Entrambi di origine straniera, sono un italo senegalese 27 enne e un rumeno 26enne. Lei è con amici e, fra gli amici degli amici, ci sono anche loro, pronti a trasformarsi nei suoi due carnefici. Il gruppo si incontra in uno dei locali del centro. Lei beve, certamente: pochi drink bastano a farle perdere non solo il controllo, ma anche la lucidità. Così i due ne approfittano.

Inizialmente la convincono a seguirli, ma sono in gruppo: c'è anche un'amica. L'idea è quella di «rifugiarsi» a casa di un altro amico, un domenicano di 30 anni che, dopo aver messo a disposizione il proprio appartamento, esce con altre persone, lasciando le due ragazze e i due uomini nella sua casa. Almeno questi sono gli sprazzi di orrore che la ragazza sta cominciando a ricordare con gli inquirenti e con la squadra Mobile.

Una volta in casa lei si è, innanzitutto, sentita male sul divano. Ma i due l'hanno buttata sotto una doccia gelata in modo da farla rinvenire o svegliarla. Poi è scattata la violenza. Una doppia violenza: fisica e social. Sì perché mentre uno, il rumeno, la violentava, l'altro filmava l'orrore col telefonino a memoria perenne. «Fai presto che poi tocca a me», è l'eloquente audio di accompagnamento al video.

I frame della violenza sono stati già sequestrati dagli inquirenti, ma i dettagli aggiungono dolore all'orrore. La ragazza ha infatti ricordato che quei due uomini, nonostante il suo stato confusionale, non avrebbero avuto esitazioni nel costringerla, prima, a subire quel «lavaggio» gelido e quindi la violenza. Il senegalese è stato bloccato martedì scorso su fermo disposto dal Pm Angela Scorza. Mentre il romeno è stato arrestato due giorno dopo, in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Rossella Materia su richiesta della Procura. Si trovano ora entrambi in cella. Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione dell'ospedale, secondo il protocollo in materia di violenza sessuale. Una volta contattata ed ascoltata, la vittima è apparsa molto confusa, spaventata. Gli inquirenti stanno anche vagliando la posizione di alcune altre persone, probabilmente del gruppo di amici che si era ritrovato nel locale. In particolare è da chiarire la posizione di un'amica che sarebbe stata presente per l'intera notte nell'appartamento, pur senza opporsi, per paura, alla violenza.

La ragazza, infatti, ha poi aggiunto che la mattina seguente sarebbe stata proprio l'amica a confermarle l'accaduto mentre lei, risvegliatasi vestita in abiti maschili, avrebbe visto il senegalese che ridendo le mostrava sprazzi del video notturno. Della violenza lei non ricordava, almeno inizialmente, nulla. La difesa dei due uomini punta invece, come al solito in questi casi, sull'idea del rapporto consenziente, negando in toto la violenza.

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