Dalla suocera ai fondi pubblici: ecco le 6 bugie di Soumahoro

Tra buchi e contraddizioni, si sgretola il dossier del deputato

Dalla suocera ai fondi pubblici: ecco le 6 bugie di Soumahoro

Cosa non si fa per tenersi la poltroncina di deputato? Sembrerebbe saperlo bene Aboubakar Soumahoro che, insieme al passaggio di bandiera, ha deciso di spiegare le vicende degli ultimi mesi. Senza successo però, sembrerebbe.

La Karibu non riceveva fondi pubblici. L'onorevole dichiara di essere venuto a conoscenza di alcuni dipendenti della Karibu in attesa di pagamento nel 2021 a causa dei mancati fondi pubblici. In quell'anno la Karibu ha ricevuto 227mila euro a fondo perduto per il Covid, 259 mila euro dalla Regione Lazio e 30 mila euro dal Comune di Roma, senza considerare tutti i bandi vinti. Allo stesso tempo, i debiti ai dipendenti ammontavano a più di 50 mila euro e i debiti totali a più di 2 milioni e 200mila euro. Peraltro è lo stesso Soumahoro a smentirsi da solo, dichiarando: «le indagini (sulla coop ndr), sono iniziate nel 2015 ma gli enti hanno continuato ad erogare». Allora questi fondi pubblici arrivavano o no?

La Suocera d'oro. Il deputato la descrive come «esempio». Il periodo di riferimento è quello dell'inizio della relazione tra Soumaohoro e la moglie, nel luglio 2018. Lo stesso anno in cui, a novembre, la Karibu venne raggiunta da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Latina che obbligava la coop a pagare 139mila euro entro 10 giorni. Cosa mai successa che ha portato al pignoramento dei crediti statali, o almeno avrebbe dovuto. Nonostante Lady Soumahoro fosse nel cda della della coop, il deputato sostiene di non sapere niente.

Hotel fallito zeppo di migranti. La Karibu nel 2016 decise di utilizzare un hotel fallito come luogo per ospitare i migranti. Il deputato si giustifica che il periodo è antecedente all'incontro con la moglie ma in realtà la Mukimatsindo, nonostante nel 2017 avesse ottenuto lo sfratto perché non pagava nemmeno il contratto fasullo, è rimasta in quello stabile addirittura fino al 2019.

Coop e Lega Braccianti. L'indirizzo della sede delle due realtà a Latina è la stessa: Viale Le Corbuser ed è lo stesso Soumahoro, tentando di dire il contrario, che lo conferma. «Gli uffici amministrativi della Lb sono nello stabile di Aid ma i centri di accoglienza sono in altri posti».

Donazioni dei cittadini «pessimo gossip». Così ha definito il deputato i leciti dubbi riguardo ai fondi ricevuti dal crowfunding. Nel bilancio del 2020 mancavano 80 mila euro e nell'aggiornamento di ieri la storia sembrerebbe la stessa, con lo stesso Presidente Soumahoro, ma con 17 soci fantasma e la sede legale cambiata. E sui soldi: per la campagna «cibo e diritti» i ricavi sono di 83,5 mila euro con 63 mila costi effettivi ma 87mila dichiarati. Dove sono finiti i 25mila mancanti?

Per lo sciopero dei migranti 10mila euro di indumenti e 21mila euro per il trasporto fino a Roma. Infine, i famosi regali per i bambini inesistenti del ghetto: più di 14mila euro di doni. Il tutto su un conto corrente intestato a Soumahoro. Redditi dichiarati? Per provare la sua trasparenza Soumahoro ha reso pubblica la dichiarazione dei redditi. Ecco cosa emerge: per l'anno 2019 il reddito complessivo era di 38 mila euro. Nel 2020, invece, 24mila euro e infine solo 9 mila nel 2021. Il brusco calo proprio nel biennio delle donazioni,che non per forza devono essere dichiarate.

La villetta grazie ai ricavi del libro. Così ha detto Soumahoro a Formigli sull'accensione di un mutuo dopo la dichiarazione della moglie nullatenente. In realtà i compensi del libro ammontano a 3300 euro nel 2020 e 12mila euro nel 2021.

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