Il bilancio degli incontri di lunedì a Palazzo Chigi è positivo. Dopo aver sentito i pareri dei costruttori e delle banche il governo si impegna ora a trovare una soluzione per salvare lo spirito del decreto, vale a dire la difesa dei conti pubblici, senza rinunciare ad aiutare famiglie e imprese rimaste intrappolate nelle maglie del Superbonus edilizio. È fissata, intanto, al pomeriggio del 6 marzo la scadenza per gli emendamenti al decreto Superbonus, che sarà incardinato domani alle 9 in commissione Finanze alla Camera. Le audizioni inizieranno la prossima settimana per proseguire fino al 3 marzo:
Una delle ipotesi più probabili è l'utilizzo degli F24 per consentire alle imprese di rientrare dei crediti con lo sconto sulle imposte. «La soluzione individuata per risolvere il problema drammatico dei crediti del Superbonus incagliati va nella direzione indicata da Forza Italia già nel corso della discussione del dl Aiuti-quater e della legge di Bilancio. Il tavolo convocato per la prima volta a Palazzo Chigi dal governo segna un passo in avanti fondamentale, un risultato per il quale Forza Italia, grazie al lavoro dei capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, si è spesa molto in questi giorni. Le necessità di salvaguardare la tenuta dei conti dello Stato e di tutelare imprese e famiglie non sono in contraddizione. La compensazione tramite F24 risolve la situazione che avrebbe messo a rischio il bilancio dello Stato», ha dichiarato Roberto Pella (Fi).
Fratelli d'Italia, dopo aver messo ai voti il decreto che blocca la cessione dei crediti, ora pensa a un'ulteriore misura per salvaguardare le banche. «Il decreto ha la finalità di sbloccare gli attuali crediti di imposta che non riescono più a essere acquisiti dal sistema bancario che ha esaurito la capienza dei cassetti fiscali e per le eccessive responsabilità - spiega il deputato Andrea De Bertoldi -. Sono quindi allo studio interventi migliorativi che vadano in quest'ottica».
Mentre il Pd, per voce del vicecapogruppo alla Camera Piero De Luca, parla di «pasticcio» a proposito del decreto Superbonus e sottolinea il danno a imprese e famiglie con il rischio di una perdita di oltre 100mila posti di lavoro, i 5S sono pronti a fare della battaglia in difesa della misura sul 110% per i lavori di ristrutturazione una battaglia di bandiera. Come per il reddito di cittadinanza. Il «rischio» di buco di bilancio è per i grillini «una colossale fake news». E già si preparano a presentare un'interrogazione parlamentare al ministro Giorgetti. Dopo aver incontrato i rappresentanti di banche e costruttori anche l'ex premier Giuseppe Conte è tornato sul tema. «L'unico buco non è, ovviamente, nel bilancio - dice il leader dei 5S -, ma è quello generato da questo decreto preso nottetempo dal governo e che rischia di generare 130mila disoccupati e di far chiudere 40mila aziende».
Altro tavolo sul quale Forza Italia sta impegnando le migliori energie è quello delle pensioni. A dare l'annuncio di un nuovo aumento delle minime arriva direttamente dal leader azzurro. «Un'altra promessa mantenuta!», ha scritto Berlusconi sui social. «Grazie all'impegno mio e di Forza Italia, sono partite le comunicazioni per gli aumenti delle pensioni a partire da marzo.
Siamo stati noi i primi - ha ricordato il leader azzurro - a innalzare le pensioni minime nel 2001 a 1 milione delle vecchie lire. E ora siamo in campo per elevare le pensioni anno dopo anno, da 600 a 700 euro quest'anno per arrivare entro fine legislatura a 1.000 euro al mese».
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