Qualcosa si muove. E va nella direzione del sostegno a Mario Draghi. Il Movimento 5 Stelle si prepara alle consultazioni con il premier incaricato, che conta di avere un largo appoggio in Parlamento per rispondere con responsabilità all'appello lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il gruppo è spaccato tra aperturisti e intransigenti: per questo si è ritenuto necessario far approdare a Roma Beppe Grillo, per sedare gli animi e confrontarsi con le varie anime emerse in questi giorni. "Le fragole sono mature. Le fragole sono mature. In alto i profili", ha scritto sui suoi profili social. Intanto a Montecitorio si sono riuniti i big, alla presenza del comico genovese, di Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Vito Crimi, Paola Taverna, Davide Casaleggio, dei capigruppo Davide Crippa ed Ettore Licheri e dei ministri M5S uscenti.
In queste ore è spuntata la volontà di far votare gli iscritti su Rousseau la possibilità di far parte di una maggioranza per sorreggere l'ex presidente della Banca centrale europea. A esprimersi in merito è stato Luigi Di Maio in un'intervista rilasciata a La Stampa: il ministro degli Esteri ha sottolineato che "si è votato sia per il Conte I che per il Conte II" e dunque "se sarà richiesto anche questa volta, gli iscritti si esprimeranno in tempi rapidi". Pure Casaleggio ieri aveva indicato la medesima direzione: "Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c'è ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 Stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau".
Le "condizioni" di Grillo
Nel corso della mattina il garante dei 5 Stelle sul suo blog ha pubblicato una serie di "condizioni", di proposte per garantire il sostegno a un esecutivo guidato dall'ex numero uno della Bce. Tra le richieste avanzate vi sono la creazione di un Ministero per la Transizione ecologica fondendo gli attuali dicasteri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico e nominando "una persona di alto profilo scientifico e di visioni"; il conferimento al relativo ministro della competenza della politica energetica; la riduzione "dell'imposta sul reddito d’impresa dall’attuale 24%" alle "società benefit" e a quelle che lo diventino; l'istituzione di un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile - "con valore consultivo, ma con grande autorevolezza e intensa comunicazione pubblica" - composto da personalità "di altissimo profilo scientifico" e nominate dal presidente della Repubblica per un lungo mandato (dai 5 ai 10 anni); la riduzione dei sussidi ambentialmente nocivi "calendarizzando la riduzione con urgenza e con ammortizzatori tecnici/fiscali/sociali per le categorie svantaggiate".
Il vertice
Durante il vertice con lo stato maggiore del Movimento 5 Stelle alla Camera, Grillo avrebbe tenuto "45 minuti di show" movimentato pare da urla e applausi. Un lungo monologo in cui ha invitato il gruppo a essere compatto: "Dobbiamo difendere i nostri temi e mettere l'ambiente al centro". A prendere parola è stato anche Giuseppe Conte, che avrebbe rimarcato l'importanza del perimetro della maggioranza: "Al momento non è importante sapere se io farò parte del governo". "Non possiamo stare a guardare, dobbiamo esserci e gestire il Recovery Plan", sarebbe stata la posizione di Roberto Fico secondo l'Adnkronos. L'assemblea dovrebbe essere aggiornata al termine dell'incontro con Draghi.
In alcune chat interne si registra qualche malumore per una riunione riservata ai soli ex esponenti del governo uscente. Ma a gettare acqua sul fuoco ci ha pensato Sergio Battelli, presidente della commissione Affari europei: "Non credo. Quando c'è Beppe si tranquillizzano tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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