Sventato un complotto ordito da Teheran

"Uccidete il tycoon". Fermati tre iraniani

Sventato un complotto ordito da Teheran
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Il dipartimento di Giustizia ha annunciato incriminazioni federali per tre persone coinvolte in un complotto iraniano per assassinare Donald Trump prima delle elezioni che è stato sventato. Secondo i documenti depositati in tribunale, le autorità iraniane hanno chiesto ad uno degli incriminati, Fareh Shakeri, di organizzare il piano per uccidere Trump. Si ritiene che l'uomo, che è iraniano-americano, descritto dall'Fbi come un «agente» dei Guardiani della Rivoluzione islamica, si sia rifugiato in Iran. Mentre sono stati arrestati a New York Carlisle Rivera e Jonathon Loadholt, due cittadini americani accusati di aver aiutato il governo iraniano a controllare un altro cittadino di origine iraniana. Secondo l'accusa i pasdaran hanno ordinato a Shakeri di uccidere Trump per vendicare la morte di Qassem Soleimani, il capo della Quds Force, ucciso in un raid americano a Baghdad nel gennaio del 2020.

Secondo la ricostruzione dei procuratori, Shakeri era emigrato negli Stati Uniti ed è stato deportato nel 2008 dopo aver scontato una pena per rapina. In prigione ha conosciuto Rivera e Loadholt, assoldandoli per prendere i mira un attivista iraniano americano che vive a Brooklyn. Lo scorso 7 ottobre però gli iraniani avrebbero ordinato di concentrarsi solo sul piano per assassinare Trump, dando a Shakeri sette giorni per prepararlo.

Non essendo riuscito in questo compito, gli iraniani avrebbero deciso di aspettare fino a dopo le elezioni nella convinzione che Trump avrebbe perso. «Ci sono pochi attori al mondo che pongono una minaccia alla nostra sicurezza nazionale più grave di quella dell'Iran», ha detto il ministro della Giustizia Merrick Garland.

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