Tagli, quota 100, reddito. Le novità nella manovra

Il testo definitivo con il maxiemendamento arrivato al Senato e che prima di Capodanno andrà alla Camera per il disco verde

Tagli, quota 100, reddito. Le novità nella manovra

Manca l'ultimo passaggio parlamentare, ma la manovra ha ormai preso forma. Il testo definitivo con il maxiemedamento arrivato al Senato e che prima di Capodanno andrà alla Camera per il disco verde. Tra le novità nel nuovo testo c'è il ritorno del condono "saldo e stralcio" ma anche il la rvisitazione del sistema previdenziale con l'introduzione di quota 100 e i tagli sugli assegni d'oro. Ecco nel dettaglio le novità previste nella legge di Bilancio.

Quota 100, reddito e tagli sugli assegni

Innanzitutto va sottolineato il taglio alle risorse per Quota 100 e reddito di cittadinanza: il fondo per il reddito minimo sarà ridotto di 1,9 miliardi nel 2019 scendendo a 7,1 miliardi. I fondi per il sussidio grillino scendono di 945 milioni nel 2020 e di 683 milioni nel 2021. Sul fronte delle pensioni, ci sarà un taglio di 2,7 miliardi ai fondi per quota 100, che scendono così da 6,7 a 4 miliardi. La dote per la misura fortemente voluta dalla Lega sale di 1,3 miliardi nel 2020 e di 1,7 miliardi nel 2021. Occhio anche allo stop alle rivalutazioni: le pensioni saranno rivalutate al 100% fino a 1.522 euro (tre volte il trattamento minimo) mentre per gli assegni superiori scatterà una stretta sulla rivalutazione all’inflazione. Sei fasce: l’indicizzazione sarà riconosciuta al 97% per quelle tra tre e quattro volte il minimo; al 77% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo; al 52% per quelle tra cinque e sei volte il minimo; al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo; al 45% tra otto e nove volte il minimo, e, infine, al 40% sopra nove volte il minimo. La misura porterà un gettito di 2,26 miliardi nel triennio 2019-2021.

Le clausole sull'Iva

Arrivano poi le nuove calusole di salvaguardia sull'Iva. Se non saranno disinnescate le clausole, l’Iva agevolata salirà dal 10 al 13% dal 2020 mentre quella ordinaria dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021.

Ecotassa e bonus

Nella manovra come annunciato nei giorni scorsi hanno poi trovato l'ecotassa e gli incentivi per chi acquista le auto elettriche. L’ecotassa non si pagherà sulle utilitarie ma solo sulle auto di grossa cilindrata. L’imposta sarà di 1.100 euro per l’acquisto di una nuova auto con emissione comprese tra 161 e 175 CO2 g/Km. Si passa a 1.600 euro per la fascia 176-200, a 2.000 euro tra 201 e 250 e a 2.500 euro oltre 250. Sul fronte bonus per l’elettrico il contributo è di 6 mila euro (emissioni tra 0 e 20 CO2 g/km) se si rottama contemporaneamente un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 e di 4 mila euro senza rottamazione. Per l’ibrido, emissioni tra 21 e 70, gli incentivi passano a 4 mila euro (con rottamazione) e 1.500 (senza).

Le norme su Ncc e Inail

Previsto uno sgravo sui contributi Inail a carico delle imprese che partirà da 410 milioni di euro per l’anno 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021. Salta la stretta per gli Ncc. Il governo ha stralciato la norma che prevedeva una stretta per gli Ncc pur ampliando la deroga per il rientro in rimessa. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia, in commissione Bilancio del Senato motivando la decisione per motivi di copertura.

Condono saldo e stralcio

Per quanto riguarda il condono con il saldo e stralcio ci sono alcune novità.I debiti potranno essere estinti pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee da 8.500 fino a 12.500 euro e 35% con Isee oltre i 12.500 euro e fino a un massimo di 20.000 euro. La misura riguarda anche i debiti per i contributi dovuti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

Tagli all'editoria

Confermati poi i tagli all'editoria. Resta la norma proposta dai 5 Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all’editoria dal prossimo anno fino all’azzeramento dei finanziamenti nel 2022. Nel dettaglio, nel 2019 il taglio alle imprese editrici riunite come cooperative dei giornalisti sarà del 20% nella parte eccedente il contributo di 500.000 euro, percentuale che sale al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 fino al 100% nel 2022.

Le buche di Roma

Infine per fronteggiare "l’emergenza" delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l’esercito.

La norma, proposta dai cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel ’maxì nella versione riformulata. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.

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