Tajani lancia il candidato per gli italiani all'estero. E incassa l'appoggio del braccio destro di Aznar

Lo spagnolo Lopez Isturiz: "Fi garante delle posizioni europeiste e atlantiste"

Tajani lancia il candidato per gli italiani all'estero. E incassa l'appoggio del braccio destro di Aznar

Antonio Tajani apre la campagna elettorale per gli italiani all'estero di Forza Italia nella sede delle istituzioni europee e ricorda: «È stato il primo governo Berlusconi a dare il voto agli italiani all'estero ed è importante che loro continuino ad essere rappresentati in parlamento, per portare la voce di chi vice lontano dalla Patria».

Alla convention arriva anche un messaggio video in cui Silvio Berlusconi dice ai presenti: «Sono orgoglioso di come rappresentate il nostro Paese nel mondo, con un amore per l'Italia che dimostrerete, ne sono sicuro, anche partecipando a queste elezioni che saranno decisive per il nostro futuro, soprattutto in questo momento. Più forte sarà Fi meglio potrà garantire che sia attuato il programma che riguarda voi in particolare. Chi ci crede combatte e vince».

Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale azzurro, che si candida in Italia e se eletto lascerà l'Europarlamento che ha guidato, al parlamento europeo presiede, probabilmente per una delle ultime volte, l'autorevole Commissione Affari costituzionali, prima di partecipare all'incontro con la rappresentanza dei 300mila appartenenti alla comunità in Belgio. Presenta il candidato della coalizione di centrodestra in quota Fi appunto nella circoscrizione Estero-Europa: Antonio Cenini. Sulla scheda che già stanno ricevendo gli elettori trovano un'unica lista del centrodestra, con i nomi dei tre leader, ma poi ognuno spinge per le preferenze il suo prescelto.

A Bruxelles c'è anche Antonio Lopez Isturiz, fino a pochi mesi fa segretario generale del Ppe e ora leader dell'Internazionale democristiana nel mondo, che riunisce partiti di più di 80 Paesi. Ex pupillo di Aznar, Lopez ha conosciuto bene tutti i grandi leader mondiali, è amico personale di Berlusconi e Tajani, ha sempre sostenuto Fi e segue attentamente la politica italiana. «Considero una grande opportunità per l'Italia la possibilità che nasca un governo di centrodestra, in cui Fi sarà garante delle posizioni europeiste e atlantiste, capace di moderare tra le varie forze, FdI e Lega. Nulla di strano se Meloni e Salvini hanno posizioni più aggressive e diversificate, io sono spagnolo e ho visto Podemos al governo con Sanchez. Non c'è scandalo solo se queste alleanze sono di sinistra? Fi sarà la forza capace di dare l'impulso moderato ed europeista a tutta la coalizione, di affrontare con equilibrio le grandi questioni del Mediterraneo e mantenere rapporti corretti non solo con l'Ue ma con gli Usa. In particolare, Tajani con la sua figura europeista, è la garanzia di queste posizioni. E sono convinto che servirebbe un ministro degli Esteri azzurro, per guidare la politica dell'Italia in campo estero. Gli elettori italiani devono capire che è molto importante rafforzare Fi per questa sua funzione nella coalizione». Lopez dice la sua proprio su uno dei temi che sembrano dividere, con sfumature diverse, i partiti di centrodestra. «Le sanzioni alla Russia vanno mantenute, finché non cesserà l'aggressione dell'Ucraina e si arriverà ad un negoziato, anche con delle concessioni, come sempre alla fine di una guerra. Ma Putin capisce solo la forza e non si può fare marcia indietro.

Uno degli aspetti positivi delle crisi, dalla pandemia alla guerra, è che si rafforza il coordinamento comune europeo, prima sulla sanità ora sulla difesa europea. Quando anni fa ne parlavo nessuno voleva ascoltare, a incominciare dalla sinistra che ora invece è la prima a volerla».

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