Tajani lancia Cirio per il Piemonte e difende la Pernigotti

La campagna del presidente Ue

Tajani lancia Cirio per il Piemonte e difende la Pernigotti

Torino - Alta velocità, tutela delle aziende e dei lavoratori e candidature politiche per le prossime elezioni regionali. Questi sono stati i temi caldi del tour piemontese, durato due giorni, del presidente Europeo Antonio Tajani. Al suo arrivo in piazza Palazzo di Città, a Torino, per la manifestazione di Forza Italia a sostegno della Torino-Lione, il presidente Tajani ha sottolineato più volte che «l'Unione Europea si aspetta che l'Italia mantenga gli impegni e realizzi una grande opera capace di assicurare lo sviluppo di tutta l'area padana». È stato categorico anche sul dilemma tra costi e benefici che divide i sostenitori da chi invece dice no all'Alta velocità: «Senza fare la Tav si spenderebbero gli stessi soldi che per farla. Una follia da irresponsabili. Non fare la Tav significa dividere l'Europa e isolare l'Italia».

«L'analisi costi benefici c'è già - ha precisato - Si sa quanto costa farla e quanto costa non farla: tre miliardi, a cui nel secondo caso bisognerebbe aggiungere un altro miliardo e mezzo per adeguare il Frejus». L'analisi, ha proseguito, «è una scusa per perdere tempo e non andare avanti, tenendo in piedi un governo che fa acqua da tutte le parti».

A sostenere le ragioni del sì alla Tav, in piazza, c'erano anche il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Maria Stella Gelmini, e il senatore Adriano Galliani. Tajani ha colto l'occasione per lanciare il prossimo candidato alle elezioni regionali: «Forza Italia vuole che Alberto Cirio sia il candidato presidente del centrodestra unito alle prossime elezioni regionali del Piemonte, dove il candidato presidente del centrodestra deve essere espressione di Forza Italia. E come ha detto Berlusconi, il nostro candidato si chiama Alberto Cirio. Noi - ha aggiunto in riferimento agli altri alleati della coalizione Lega e Fdi - lavoreremo insieme: siamo convinti si possa trovare un accordo. Cirio è un candidato con esperienza regionale ed europea e ormai chi governa la Regione deve avere capacità di relazionarsi con Bruxelles».

Prima della piazza, Tajani si è recato a Novi Ligure, nell'azienda di cioccolato Pernigotti, dove davanti ai cancelli da diversi giorni gli operai protestano per la decisione dei vertici aziendali di chiudere lo stabilimento.

Il presidente del Parlamento europeo si è detto pronto a recarsi in Turchia per dialogare col governo turco e convincere la proprietà a sedersi al tavolo con il premier Conte ed evitare la chiusura della fabbrica. «Devono investire qui ed evitare che gianduiotti e torrone se ne vadano, poiché esperienza e professionalità sono qui e non altrove».

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