Una foto «offensiva» ed Enas Taleb, star del cinema irachena, cita in giudizio il settimanale britannico Economist. L'accusa? Aver usato un suo scatto per illustrare un articolo sulle donne arabe «più grasse» degli uomini. Il pezzo, intitolato «Perché le donne sono più grasse degli uomini nel mondo arabo», è stato pubblicato il 28 luglio online, utilizzando una foto di Taleb scattata nove mesi fa al Babylon International Festival in Iraq.
Taleb, 42 anni, è tra le attrici più famose dell'Iraq, ha partecipato a molti film drammatici ed è un'importante conduttrice di talk show con nove milioni di follower su Instagram. Secondo l'attrice l'immagine è stata utilizzata fuori contesto, senza il suo permesso, e ha violato la sua libertà e privacy. Taleb ha anche denunciato che l'immagine è stata addirittura photoshoppata. Il pezzo però argomenta la sua posizione. Sostiene che la povertà e le restrizioni sociali che fanno sì che le donne stiano spesso in casa e la mancanza di accesso allo sport o all'esercizio fisico sono tra i motivi per cui più donne che uomini, nel mondo arabo, sono in sovrappeso. Un altro motivo, afferma l'articolo, potrebbe essere che le «curve» sono apprezzate in quei Paesi e sono viste da alcuni uomini come più attraenti. «Gli iracheni citano spesso Enas Taleb, un'attrice dalle curve ampie, come l'ideale di bellezza», spiega il pezzo.
Taleb ha dichiarato però in un'intervista di aver avviato un'azione legale nel Regno Unito. Mercoledì ha pubblicato un video su Instagram del suo avvocato, Samantha Kane, che ha affermato di rappresentare l'attrice in una «questione di diffamazione» e di aver «emesso una lettera di reclamo a nome del mio cliente chiedendo scuse per il grave danno causato a lei e alla sua carriera dalla pubblicazione della sua fotografia», ha precisato l'avvocato.
La Taleb è partita in quarta in difesa delle donne come lei. Ha definito l'articolo un «insulto alla donna araba in generale e alle donne irachene in particolare», e si è chiesta perché l'Economist «si interessa alle donne grasse nel mondo arabo e non in Europa o negli Stati Uniti». Ha poi parlato all'emittente saudita al-Arabiya e ha raccontato di aver ricevuto anche «commenti da bulli» sui social media.
La deputata irachena ed ex ministro del governo Evan Gabro ha esortato alla solidarietà verso Taleb «dopo l'insulto a lei e alle donne irachene e arabe». «La donna irachena rimarrà maestosa e bella agli occhi del mondo», ha precisato. Zahraa Ghandour, attrice e regista irachena, ha pure denunciato «la prospettiva arrogante dei media occidentali» che, secondo lei, hanno la tendenza a «rafforzare gli stereotipi» anziché a smontarli.
Nella sua intervista con al-Arabiya la Taleb ha anche spiegato che l'Economist è stato sfortunato ad averla fatta arrabbiare. «Non sapevano che sono una celebrità e un personaggio pubblico», ha precisato. «Posso trasformare le crisi in guadagni. Chiedo un risarcimento per il danno morale, psicologico e sociale che la vicenda mi ha causato».
L'articolo dell'Economist ha però ricevuto dure critiche sui social media. È stato accusato da molti utenti di essere «razzista» e «sessista». Mentre l'attrice ci ha tenuto a precisare alla rivista New Lines che era sana e felice del suo aspetto.
«Per me questo è tutto ciò che conta», ha commentato. Ha poi aggiunto: «Il pubblico mi ama da così tanti anni, è stato frustrante vedere un noto media descrivermi come se tutti i miei successi non significassero nulla».
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