Le polemiche non potevano che essere dietro l'angolo. Dopo la dichiarazione del premier Giuseppe Conte sulla realizzazione del Tap, il gasdotto trans-adriatico che collegherà i giacimenti dell'Azerbaijan all'Italia, e le penali nel caso in cui si bloccasse la realizzazione, sono subito arrivati commenti contrari.
"Anche Conte sbaglia. Non ci possono essere penali, semplicemente perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap. Non ci possono nemmeno essere costi a carico dello Stato, semplicemente perché, non essendovi ad oggi il rispetto delle prescrizioni da parte di Tap, non vi può essere responsabilità dello Stato. Continuiamo ad avere fiducia nella magistratura". Così hanno commentato i senatori Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis e la deputata Sara Cunial del M5s.
A proposito del gasdotto, l'ex deputato Alessandro Di Battista aveva dichiarato: "Col M5s al governo quest'opera in due settimane non si farà più", ma tra il dire di Di Battista, c'è il fare del vicepremier Di Maio che contro ogni promessa elettorale ha affermato: "Da ministro dello Sviluppo economico ho studiato le carte del Tap per tre mesi. E sono voluto andare allo Sviluppo economico anche per questo. Vi posso assicurare che non è semplice dovere dire che ci sono delle penali per quasi venti miliardi di euro. Ma così è, altrimenti avremmo agito diversamente. Le carte del Tap, un ministro le legge solo quando diventa ministro. E soprattutto a noi del Movimento 5 stelle non hanno mai fatto leggere alcunchè. E soprattutto quando c'erano quelli che sono andati a braccetto con le peggiori lobby di questo Paese, l'unica cosa che ci dicevano che eravamo nemici del progresso. Non ci hanno mai detto che c'erano penali da pagare. Quindi non è che è più conveniente farlo, è che non ci sono alternative".
Dichiarazione che non poteva passare sotto silenzio."Le false promesse del M5s oggi colpiscono chi ha creduto nel blocco della Tap, domani tutti coloro che hanno sperato nel reddito di cittadinanza. Casaleggio ha creato una grandiosa maccina del fango per vincere le elezioni, ma per governare il Paese i 5 stelle sono saliti su una carretta che prende acqua da tutte le parti. I leoni da tastiera, a Palazzo Chigi si sono trasformati in conigli. Sono già innumerevoli le cantonate di Di Maio, dal decreto disoccupazione che doveva creare nuovi posti di lavoro ed invece è già un fallimento, al reddito di cittadinanza che sarà molto lontano da quello 'venduto' sotto elezioni, per finire con una legge di Bilancio che rischia di portare al collasso i risparmi degli italiani", ha commentato il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, sulla sua pagina Facebook.
Da Leu un appello alla trasparenza e coerenza: "Hanno perfettamente ragione i comitati dei cittadini e i sindaci del Salento ad esigere dal governo di conoscere i documenti che certificano penali milionarie nel caso di interruzione dei lavori del Tap", hanno dichiarato Nicola Fratoianni e Rossella Muroni di Liberi e Uguali.
Infine non poteva mancare il comunicato dei movimento No Tap: "Questo Governo, come i precedenti vuole favorire la
gigantesca lobby transnazionale che sta dietro a Tap, per questo incontrerà una durissima opposizione da parte delle comunità locali, sia nelle piazze che nelle aule dei tribunali, compresi quelli internazionali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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