Sono ancora molti i nodi che il governo dovrà sciogliere prima della pausa estiva. Tra questi anche quello della Tav che sta dividendo sempre più l'esecutivo gialloverde. "Mercoledì si vota una mozione dei 5 Stelle per bloccare la Tav, e questo sarà un problema: chiunque dirà no alla Tav, stia bene attento, perché mette a rischio il governo", aveva tuonato ieri Matteo Salvini alla Festa della Lega a Colico (Lecco).
"Non stiamo al governo per scaldare le poltrone ma per fare le cose che servono - aveva continuato il ministro dell'Interno, riaprendo alla possibilità delle elezioni anticipate -. Se stiamo al governo per perdere tempo, non ci siamo e andiamo a chiedere la parola a voi".
"Non è possibile che si voti una mozione contro la Tav, contro il progresso, il futuro, sarebbe un voto contro il governo, contro l'Italia, contro gli italiani, noi ne trarremo le conseguenze. Se qualcuno, nonostante gli italiani e i piemontesi abbiano votato, va in Parlamento a voler bloccare la Tav, lo sviluppo futuro e la crescita, si prende una responsabilità", ha aggiunto questa mattina.
Prima della Tav c'è però lo scoglio del dl Sicurezza bis. "Io stasera sono al Senato per votare il Decreto - ha continuato Salvini - e ne sono felice. Però nel 2019, dopo che c'è stato il voto regionale in Piemonte, il voto delle europee e dopo che gli italiani si sono espressi chiaramente sul fatto di voler fare le cose, le opere, strade e autostrade, porti, aeroporti e ferrovie, se qualcuno ancora questa settimana viene in Parlamento a dire 'no, blocchiamo, torniamo indietro' evidentemente è un problema".
La risposta di Toninelli
Dopo le parole del ministro dell'Interno, è arrivata la risposta di Danilo Toninelli. "La mozione impegna il Parlamento e non il governo. Questo significa che non ci saranno problemi per la tenuta del governo - ha assicurato il ministro dei Trasporti -. Salvini minacci chi vuole". "Da esponente del Movimento 5 Stelle - ha poi aggiunto - posso permettermi di dire che quell'opera è uno spreco, un danno dal punto di vista ambientale e un favore fatto alla Francia. Un accordo fatto da politici incapaci".
La Lega e il suo segretario Matteo Salvini devono capire che "stanno governando con una forza politica che ha la schiena
dritta e che sta operando per il bene del Paese", ha concluso Toninelli. I prossimi saranno quindi giorni decisivi per stabilire se il governo Lega-M5S avrà un futuro o se le urne dovranno riaprisi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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