Cori da stadio, urla, spintoni e qualche bomba carta. La protesta dei tassisti, in sciopero lungo tutta la giornata (dalle 8 alle 22) ha messo in ginocchio il già precario equilibrio del centro storico di Roma. Tutte le sigle sindacali hanno partecipato. Con un'adesione che arriva al 90% stando alle dichiarazioni delle sigle sindacali del settore. Una sola sigla di taxi non ha partecipato. Quella della cooperativa romana 3570 che fa capo a Loreno Bittarelli.
Il motivo dello sciopero è l'incertezza di un settore che rischia - provano a spiegare i conducenti di taxi - di finire condizionato pesantemente dagli «algoritmi delle multinazionali». Parole altisonanti dietro cui si nasconde la paura della concorrenza diretta di Uber. «La nostra non è e non deve sembrare una difesa corporativa - sottolinea il responsabile nazionale di Ugl taxi, Alessandro Genovese - Oggi gli utenti possono contare infatti su tariffe certificate, domani, senza decreti attuativi adeguati e quindi senza regole non è detto: se cresce la domanda di servizi taxi e ncc gli algoritmi delle multinazionali vanno alle stelle; in situazioni di emergenza o per calamità naturali i prezzi, come abbiamo visto, sono lievitati anche del 400%».
A febbraio scorso i ministri Urso e Salvini avevano infatti convocato i rappresentanti dei tassisti per definire i decreti attuativi con l'impegno di approvarli. Nulla però da allora si è mosso e i tassisti ora sono sul piede di guerra. Con una promessa che suona come una minaccia. Chiedono infatti di essere convocati prima del voto europeo altrimenti torneranno a incrociare le braccia.
La tesi della difesa del servizio pubblico e degli utenti non convince appieno le associazioni dei consumatori. «Non si avverte alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana - ironizza un comunicato del Codacons - perché i taxi sono già abitualmente introvabili nelle principali città italiane».
«Protestare contro la bozza di un decreto del quale non si conosce ancora il testo definitivo e sul quale, dopo l'esame delle Autority, sarebbe stato possibile fare ulteriori aggiustamenti, ci sembra davvero paradossale» è il primo commento di Bittarelli.
Sui disagi della serrata interviene la Lega.
«Secondo me non fanno bene a scioperare - commenta il senatore Claudio Borghi dai microfoni di Un giorno da pecora - li abbiamo sempre aiutati in tutti i modi possibili. È abbastanza vero che forse a Roma viene data mano troppo libera agli Ncc ma siamo sempre stati dalla parte dei tassisti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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