Il tecnico dei super automi che ha stregato la Meloni

Giorgia Meloni lo considera un patrimonio intellettuale da non disperdere. Non lo ha scelto per appartenenza, ma per stupore

Il tecnico dei super automi che ha stregato la Meloni

Giorgia Meloni lo considera un patrimonio intellettuale da non disperdere. Non lo ha scelto per appartenenza, ma per stupore. Roberto Cingolani è uno che ha sempre lo sguardo un po' più in là e da una vita fa i conti con il futuro.

Qualche volta ti chiedi come sia finito a frequentare le stanze del potere politico, forse per un tarlo di ambizione, forse per senso pratico, forse perché è un visionario con i piedi per terra. La sua realtà quotidiana è ancora popolata di nanotecnologie, robot, androidi, riflessioni sull'indeterminazione dell'essere e del non essere, del dove e quando. Sente la nostalgia dei quanti e ogni tanto si ripromette di tornare a fare il fisico. È cresciuto in Puglia e si sente un po' ligure. È stato Trtemonti a scovarlo e a affidargli l'Istituto di tecnologia di Genova. Lì ha fatto miracoli, raccogliendo intorno al sé menti da tutto il mondo. Progetta e realizza, quasi come Geppetto, un bimbo androide. Si chiama iCub e non è di legno. La storia piace a Renzi che chiama Cingolani a dirigere Human Technopole di Milano. È il progetto per un istituto di ricerca sulle scienze della vita. Qui si ritrova in un vespaio di polemiche. Per un periodo piace ai grillini, tanto che Conte lo vorrebbe al governo.

Ci va invece con Draghi, ministro della transizione ecologica. Fa incavolare gli ambientalisti perché difende il nucleare di ultima generazione e butta lì qualche dubbio sulle auto elettriche. Leonardo, ex Finmeccanica, sarà la sua prossima avventura.

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