Terremoto in Afghanistan, la strage dei bambini

Molti minori tra le vittime. I talebani chiedono aiuto al mondo

Terremoto in Afghanistan, la strage dei bambini

Villaggi completamente rasi al suolo, strade danneggiate, pali elettrici spazzati via. Coperte, pentole, letti che sporgono dalle macerie. Molte famiglie in tende improvvisate, accanto ai resti delle case che avevano con così tanta fatica costruito. Quello di mercoledì in Afghanistan è stato il terremoto più devastante che abbia colpito il già martoriato Paese in due decenni. Tra le oltre mille vittime del sisma ci sono molti bambini. I numeri sono destinati ad aumentare e le forti piogge stanno ostacolando il lavoro dei soccorritori. Anche Save the Children sta per arrivare nelle aree più colpite per valutare i danni e le necessità più urgenti dei piccoli e delle loro famiglie. «Siamo molto preoccupati per gli oltre 118 mila bambini che potrebbero essere stati colpiti dal terremoto - ha dichiarato Chris Nyamandi, direttore per l'Afghanistan della Ong - . Molti sono ora probabilmente privi di acqua potabile, cibo e un posto sicuro dove dormire. I bambini sono tra le persone più vulnerabili perché sono più esposti al rischio di soffrire la fame, possono contrarre più facilmente malattie infettive e, se gravemente feriti, possono rischiare la vita se non vengono soccorsi». Poi, aggiunge: «Nei casi in cui rimangono orfani o si ritrovano separati dai propri genitori o familiari, sono anche esposti al rischio di sfruttamento e abuso».

«C'è stato un brontolio e il mio letto ha iniziato a tremare», ha invece raccontato un sopravvissuto, Shabir. «Il soffitto è caduto. Ero intrappolato, ma potevo vedere il cielo. Sono sicuro che sette o nove persone della mia famiglia sono morte». Le autorità talebane hanno chiesto un maggiore impegno relativo agli aiuti internazionali. «Non riusciamo ad arrivare in alcune zone», ha detto uno dei portavoce. Il gruppo estremista che ha riconquistato l'Afghanistan l'anno scorso, ora ha quest'ultima emergenza da gestire, insieme a tante altre. Secondo l'Onu, il 93 per cento delle famiglie in Afghanistan soffre di insicurezza alimentare.

Lucien Christen, della Croce Rossa, ha affermato che la «terribile situazione economica» dell'Afghanistan comporta che «le famiglie afgane non sono in grado di mettere il cibo in tavola». I diritti delle donne sono pure limitati: è stato ordinato loro di coprirsi il viso in pubblico e alle ragazze non è permesso andare a scuola.

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