Timbrare il cartellino un'abitudine primitiva

Abbiamo le tecnologie: tutti i lavori che si possono fare da casa andrebbero fatti da casa

Timbrare il cartellino un'abitudine primitiva
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Sarà che solo l'idea di andare a lavoro mi è sempre sembrata molto primitiva, figuriamoci in tempi di rivoluzione digitale. Per me lo smart working è il futuro, e se vogliamo il lockdown ha dimostrato proprio questo, soprattutto in Italia, a differenza di molti altri paesi ancora così attaccata all'idea del posto di lavoro dentro un ufficio. Dunque grandi appelli e perfino festeggiamenti, perché si torna in ufficio, e è contento anche chi ha continuato tranquillamente a lavorare da casa.

Certo, non tutti i lavori si possono fare a casa, se lavori in fabbrica devi stare in fabbrica, sebbene anche lì sempre più le persone saranno sostituite da robot, così come Amazon sta già sperimentando droni che ti portano quello che hai ordinato al posto dei rider, e sì, ci si preoccupa della disoccupazione, ma nasceranno altre occupazioni, è sempre stato così.

In generale a casa si lavora anche meglio, questa smania del timbrare il cartellino in un ufficio non l'ho mai capita, sarà che siamo abituati a lamentarci sempre, per cui se devi andare in ufficio desideri stare a casa, mentre se ti fanno lavorare a casa desideri tornare in ufficio, vai a capire perché.

Io direi che tutti i lavori che si possono fare da casa dovrebbero essere fatti da casa. Per esempio non c'è bisogno di avere una sala riunioni per vedersi, una videoconferenza è uguale, con o senza coronavirus. Se ci pensate oggi milioni di persone, che svolgono svariate professioni lavorano davanti a un computer ma devono raggiungere un ufficio quando potrebbero farlo tranquillamente nel loro salotto. Un'idea, quello dello smart working, che va bene anche per l'ambiente: meno spostamenti meno inquinamento. Da noi sembra una tragedia, all'estero no, ho molti amici manager che in Germania, in Gran Bretagna, in Olanda, continueranno a lavorare da casa tutto l'anno senza problemi, perché in gran parte già lo facevano prima.

Consideriamo poi che da anni si parla di informatizzazione e servizi online, io abito a Roma e non sono mai riuscito a usufruire di un servizio on line del Comune: se chiami l'apposito numero, magari perché hai bisogno di un certificato di cambio di residenza, ti risponde un impiegato nervoso, da un ufficio, che ti dice di andare da un altro impiegato nervoso, in un altro ufficio, e diventi nervoso anche tu perché ti chiedi come mai per una cosa che potrebbero mandarti in email debba esserci tutto questo

nervosismo e movimento e stampa di scartoffie. Ma la ragione è una: siccome devono far stare le persone in ufficio, costringono anche te a andarci inutilmente, quando potrebbero lavorare da casa con maggior beneficio per tutti.

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