Timmermans, corsa al voto (ma coi soldi degli europei)

Ha lasciato la presidenza del Consiglio Ue per diventare premier. Per 2 anni sarà ancora pagato

Timmermans, corsa al voto (ma coi soldi degli europei)
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I cittadini italiani ed europei che avevano gioito poche settimane fa alla notizia della candidatura di Frans Timmermans, il commissario europeo padre del Green Deal, alle elezioni olandesi del prossimo 22 novembre dovranno (per il momento) ricredersi. Il motivo del giubilo generale è presto detto: se Timmermans verrà eletto in Olanda dovrà lasciare Bruxelles insieme alle politiche ambientaliste ideologiche portate avanti negli ultimi anni. L'iniziale entusiasmo è iniziato già a vacillare alla constatazione che, in caso di vittoria, avrà diritto a sedere nel Consiglio europeo con i capi di stato dei paesi membri potendo continuare a influenzare da lì la politica comunitaria. L'ultima notizia che però arriva dall'Aia ha dell'incredibile. Come riporta il quotidiano olandese De Telgraaf, Timmermans farà la sua campagna elettorale alla guida della coalizione di sinistra con il nuovo partito laburista di sinistra (PvdA) e i Verdi (GL) alle prossime elezioni olandesi a spese dei contribuenti europei. In seguito alla sua uscita anticipata da Eurocommissario si avvarrà infatti di un'indennità elargita dall'Unione europea poiché come commissario Ue uscente ha diritto ad altri due anni di «compensazione transitoria» con un'indennità compresa tra il 40 e il 65% del suo stipendio (pari a circa 319.000 euro l'anno).

La notizia ha indignato la politica olandese a partire dal presidente del Partito per la libertà Geert Wilders mentre la giornalista olandese Eva Vlaardingerbroek scritto un tweet al vetriolo: «Il papa del clima dell'UE che si candida a primo ministro olandese, ha diritto ad altri due anni di indennità transitoria da Bruxelles mentre è in campagna elettorale. E chi paga per questo? Esatto! Siamo noi! I deplorevoli che Timmermans vorrebbe rinchiudere in città in cui fare tutto in quindici minuti mentre sgranocchiamo grilli e portiamo sacrifici agli dei del clima».

«Questa situazione è semplicemente inaccettabile» ha dichiarato il conduttore televisivo olandese Rutger Castricum ospite del popolare talk show Vandaag Inside. «È incomprensibile. Per quanto mi riguarda, è davvero il primo grande passo falso del PvdA-GroenLinks» (il nuovo partito guidato dall'ex eurocommissario). Secondo un recente sondaggio, l'alleanza di sinistra ha un ampio vantaggio sui suoi avversari ma, come ha spiegato Nassreddin Taibi, corrispondente di Europe Elects Netherlands alla rivista The European Conservative, i sondaggi olandesi «tendono a cambiare molto in prossimità delle elezioni, portando spesso a una sorta di consolidamento dietro i partiti più grandi a causa del voto tattico».

Prima del suo incarico a Bruxelles, Timmermans è stato membro del Parlamento e ha svolto il ruolo di ministro degli Esteri olandese sotto Mark Rutte dal 2012 al 2014 e oggi punta

a succedere proprio a Rutte nel ruolo di primo ministro. Eppure la partita per chi sarà il nuovo premier olandese è ancora aperta e questo scandalo potrebbe minare la popolarità del più ideologico dei commissari europei.

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