Il timore del Cavaliere: "Un golpe se il Pd perde e pretende il governo"

Show dell'ex premier con il Ppe a Roma che lancia Brunetta ministro dell'Economia

Il timore del Cavaliere: "Un golpe se il Pd perde e pretende il governo"

Silvio Berlusconi incassa l'ennesimo endorsement da parte del Ppe e del suo capogruppo, il tedesco Manfred Weber, sempre più schierato a sostegno del centrodestra italiano e del suo leader. E svela un ministro del futuro governo di centrodestra.

La rivelazione avviene in maniera semplice e diretta. Il presidente di Forza Italia presenta a Weber, in visita a Roma, Renato Brunetta come «il nuovo ministro dell'economia». Una investitura sulla quale c'erano già state indicazioni nelle scorse settimane e che ora prende forma, alla luce anche degli ottimi rapporti che intercorrono tra l'attuale capogruppo di Forza Italia alla Camera, Matteo Salvini e i suoi economisti e Giorgia Meloni.

L'incontro con Weber nella sede di Forza Italia a Piazza San Lorenzo in Lucina - incontro al quale presenziano anche Antonio Tajani, Paolo Romani, Renato Brunetta, Elisabetta Gardini, Sestino Giacomoni e Valentino Valentini - si svolge in una atmosfera di cordialità. «Berlusconi è molto importante per il Ppe», dice Weber.

Prima di ricevere l'eurodeputato, il Cavaliere si ferma a scambiare alcune battute con un centinaio di giovani militanti che lo attendono fuori dall'ingresso principale, tra cori da stadio, tv e fotografi. L'ex premier veste i panni del motivatore: ragazzi dovete andare in giro a spiegare che abbiamo governato non 20 anni ma 9, parlate degli effetti positivi della flat tax. Berlusconi non nasconde l'ottimismo sull'esito del voto e sulla nascita di un governo con Salvini e Meloni.

Berlusconi presenta a Weber gli aspiranti onorevoli e scherza: sono tutti della società civile, a parte Gasparri, ma ce lo teniamo tanto è bravo e leale. Qualcuno gli chiede se farà un comizio di piazza a Roma. Chiedete alla Licia, è lei che decide per me, replica riferendosi a Licia Ronzulli. Berlusconi tira anche la volata a Stefano Parisi: «Abbiamo un ottimo candidato nel Lazio e vogliamo vincere. C'è qualche problema con un sindaco, Pirozzi, che ci toglie un po' di voti. Cercheremo di convincerlo con le buone, per le pedate c'è sempre tempo». Dopo il giro di incontri Berlusconi scende nel cortile interno con Weber per le foto di rito. Nello scatto finale con i giovani, mentre si mette in posa e chiede a tutti di farsi immortalare con le mani alzate, rispolvera uno dei suoi sketch di sempre: «Ehi, chi mi ha toccato il sedere?».

In serata poi, ospite di Otto e Mezzo su La7, annuncia che «la prossima settimana diventerò nonno per l'undicesima volta. Avrò un altro maschietto da mia figlia Barbara». Svela di aver proposto a Veronica Lario di non restituirgli i 45 milioni di euro. «Ho detto chiudiamola qui, non mi devi niente. Ma la signora, su consiglio di un suo terribile avvocato, ha fatto ricorso». Chiude alla possibilità di un confronto tv con Luigi Di Maio: «È un ragazzotto senza mestiere. Ha un bel musino, ma è di una inconsistenza assoluta. I confronti tv non convengono a chi sta sopra nei sondaggi». Poi risponde ad alcune domande di Lilli Gruber: è stato Renzi a resuscitare Berlusconi? «No al contrario, quando ebbi la condanna, fu lui a dire game over».

Chi preferisce tra Renzi e D'Alema? «Assolutamente Renzi, che ha tagliato i legami con il partito comunista». Sul suo successore fa notare che «non è facile trovare geni intorno». Infine un monito: «Se il Pd non vince, prende il 21% e pretende di andare al governo sarebbe un altro colpo di Stato».

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