Ieri Sandro Bondi e Manuela Repetti hanno lasciato il gruppo di Forza Italia al Senato, iscrivendosi al Misto. Un'uscita che, com'era inevitabile, ha creato non pochi malumori. "Ritengo Forza Italia un partito accogliente e democratico - ha detto ad "Agorà", su Raitre, l'eurodeputato di Forza Italia Giovanni Toti -. Posso accettare le critiche di chi ci si affaccia e non ci si trova per le regole del partito. Ma da parte di chi ha esercitato quelle regole per alcuni anni e scopre che quelle regole non vanno più bene, mi sembra un ripensamento tardivo". Toti ha poi sottolineato che "cambiare casacca già di per sé non è onorevole". Ma ha aggiunto che "se uno lo fa, dovrebbe dimettersi anche da rappresentate parlamentare della gente che lo ha votato. Mi risulta più disdicevole se viene fatto dando lezioni di moralità, di etica e di politica. Questo lo trovo al di là del bene e del male. Se uno non si trova più in un partito, può non avere il coraggio di dimettersi da parlamentare, io giustifico tutto. L’uomo è fragile di natura. Ma che mi diano anche lezioni di vita - ha concluso - mi sembra eccessivo".
"Toti avrebbe dovuto rivolgerci parole più rispettose - replica Manuela Repetti -. Questo livello di battute mette ancora più in rilievo la situazione di Forza Italia e il livello del cerchio magico che c’è nel partito. Ci sono cerchi magici e cerchi magici", ha osservato Repetti. Se il Pd ha "Delrio, Forza Italia ha Toti". Secondo la senatrice Repetti, il punto è che "Berlusconi ha fatto l’errore di delegare a persone che non hanno nè l’autorevolezza, né il consenso del resto del partito. Purtroppo hanno preso piede approfittando del momento di difficoltà del presidente". "Non accetto da Toti di sentirci dire che per coerenza avremmo dovuto dimetterci anche da senatori - ha continuato Repetti-. Mi sento coerente ad essere uscita, anche perché è Forza Italia ad essere cambiata rispetto al programma che aveva portato agli elettori. Non ce ne siamo andati per paturnie personali.
Quando più di una sessantina di parlamentari di Fi hanno lasciato il partito per andare a formare un altro gruppo, cioè Ncd, il signor Toti non ha fatto nessuna considerazione di questo genere, anzi ha stretto amicizie profonde. Da Toti - ha concluso- abbiamo ricevuto cattiverie di basso livello".
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