Trattati Ue, allarme infiltrati Esercito in assetto da guerra

Già espulsi 7 no global dei centri sociali del Nord Est. In 30mila sfileranno al temutissimo corteo "Eurostop"

Trattati Ue, allarme infiltrati Esercito in assetto da guerra

Il rischio scontri nella Capitale, nella giornata di oggi, si fa sempre più concreto. Lo dimostra il fatto che ieri mattina, in piazzale di Porta San Paolo, nel corso di servizi preventivi finalizzati all'individuazione di soggetti violenti in arrivo per partecipare agli eventi di contestazione alla cerimonia del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati istitutivi dell'Unione europea, i carabinieri dei Nuclei Informativi di Roma e Torino hanno controllato 7 giovani, appartenenti a centri sociali del Nord Est, già noti alle forze dell'ordine per reati contro la persona e l'ordine pubblico. Nella loro auto gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto capi di vestiario atti a occultare l'identità e impedirne l'identificazione. Per cui sono stati proposti per l'emissione di un foglio di via obbligatorio, della durata di un anno, da parte del Comune di Roma ed emesso dalla questura.

Lungo tutte le arterie di accesso alla città e il raccordo anulare, oltre che alle uscite autostradali, già da due giorni le forze dell'ordine effettuano controlli. Vi sono pattuglie schierate praticamente a ogni angolo e il dispiegamento di forze in campo è massimo. Tanto che la Capitale sarà blindata grazie all'impiego di 5mila uomini e donne tra militari e agenti. L'attenzione è puntata sui luoghi sensibili, nelle zone con monumenti, obiettivi ipotetici, aree di maggior concentrazione delle persone. Gli operatori, che stanno procedendo da ieri alla bonifica dei luoghi interessati da cerimonia e cortei, saranno aiutati anche dalla tecnologia. Si impiegheranno, infatti, circa 100 droni con videocamera incorporata, che saranno utili a vigilare dall'alto. In campo ci saranno tiratori scelti, unità cinofile, artificieri, forze speciali in allerta, Sos e Api dei carabinieri (le cellule antiterrorismo specificamente addestrate) e l'accesso sarà garantito da 39 varchi in cui i controlli saranno severissimi. Lo spazio aereo sopra Roma sarà inviolabile grazie a una no fly zone, nella quale potranno volare solo elicotteri di forze dell'ordine e forze armate e Predator dell'Aeronautica militare, che filmeranno dall'alto ogni singolo movimento.

La preoccupazione maggiore arriva dalla possibile presenza di frange violente. Per questo polizia e carabinieri concentreranno il loro impegno nelle aree di incontro dei cortei e nelle zone più vicine agli spazi inaccessibili (blu e verde). Gli occhi sono puntati soprattutto sui cortei «Eurostop» e politici, anche se gli organizzatori hanno promesso che non vi saranno problemi e la massima collaborazione con le forze dell'ordine. Per tutta la giornata, fino alla fine delle manifestazioni, le fermate «Spagna», «Barberini» e «Colosseo» della metropolitana saranno chiuse. Inoltre, sarà vietato l'accesso al centro storico di mezzi che trasportano merci. Gli alert, dopo i fatti di Londra, parlano, infatti, del rischio attentati con autoveicoli o camion.

Vietato anche il trasporto di esplosivi e materiali incendiabili nell'area dell'anello ferroviario. Si pensa che in piazza scenderanno 30mila persone. Nessuno potrà indossare caschi o copricapi, mentre zaini e borse saranno controllati. Attenzione speciale anche agli aeroporti, in modo particolare a Ciampino dove già da ieri hanno iniziato ad arrivare Capi di Stato e di governo che parteciperanno alla cerimonia dei trattati di Roma. Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha promesso linea dura contro i più violenti.

«Non si può sottovalutare nulla - ha detto -, i rischi sono rappresentati da proselitismo ed emulazione». Ha quindi garantito «libertà di manifestare le proprie opinioni, con un solo limite: la violenza». Infine, l'Ama ha rimosso 215 cassonetti, tutti in zone dichiarate «obiettivo sensibile».

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