Trenta assalta ancora la Lega: "Blocco navale è atto di guerra"

Dalla missione Sophia, al blocco navale, ai rimpatri: la titolare della Difesa torna a scontrarsi con il ministro dell'Interno Matteo Salvini

Trenta assalta ancora la Lega: "Blocco navale è atto di guerra"

La missione Sophia "non è decotta e non è morta, è stata un po' affievolita la sua capacità. Io l'ho difesa sempre e la difendo, è stata uno strumento eccezionale, ci ha dato il grande vantaggio di lavorare con la Guardia costiera libica". Lo ha affermato Elisabetta Trenta all'AdnKronos.

La titolare della Difesa torna così ad attaccare il ministro dell'Interno Matteo Salvini sull'operazione lanciata dall'Unione europea nel 2015 per far fronte all'ondata migratoria dalle coste libiche. Un'operazione che, come avevamo spiegato, non ha mai funzionato. "Sophia va un po' cambiata, bisogna cambiare le regole di sbarco con una condivisione europea più ampia, va ampliato il mandato per coprire il traffico del petrolio - ha sottolineato il ministro della Difesa -. Io sono per un potenziamento di Sophia".

La Trenta si è spesso scontrata con il Viminale sui diversi fronti del tema immigrazione. "Il blocco navale non si può fare, è un atto di guerra. Ma ci sono cose che si possono fare: oggi ho firmato una lettera al Capo di stato maggiore della Difesa per rafforzare la polizia marittima", ha spiegato il ministro della Difesa. "Le navi della forze armate difendano i confini, via terra, via mare, via aereo. E, quindi, aerei, Marina militare e guardia di finanza... ciascun fa il suo e in Italia entra chi ha il permesso di entrare", aveva invece dichiarato Salvini.

In seguito la titolare della Difesa ha parlato dei rimpatri sui quali "si può fare di più e si deve fare di più se si è promesso qualcosa. So che ci sono problemi ma possiamo intensificare e spero venga fatto velocemente".

Elisabetta Trenta ha poi parlato degli eventuali tagli alla Difesa nella prossima manovra. "Spero proprio di no - ha affermato -, non ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di investire di più".

Infine, dopo aver punzecchiato Salvini che "è giusto parli in Parlamento" sui presunti fondi russi alla Lega, ha sostiene l'esecutivo.

"Il governo durerà, non vedo ragioni perché non duri un governo che ha il sostengo popolare che aveva quando è stato eletto", ha dichiarato affermando che le voci di un rimpasto al ministero della Difesa "mi allungano la vita, come quando sogni di morire".

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