Trovato il corpo di Francesca Deidda. Il marito in carcere: "Io non c'entro"

I resti erano vicino a una statale. Interrogato l'uomo

Trovato il corpo di Francesca Deidda. Il marito in carcere: "Io non c'entro"
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Appartengono quasi certamente a Francesca Deidda i resti umani trovati nel pomeriggio di ieri in Sardegna dal pastore tedesco specializzato nel rintracciare cadaveri, fatto arrivare da Bologna dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari per partecipare alle ricerche della donna di 42 anni scomparsa lo scorso maggio. Il cane ha fiutato un corpo nella zona di San Priamo, vicino alla vecchia strada statale 125 Orientale Sarda, nella zona in cui era stato localizzato per l'ultima volta il cellulare della vittima e dove, nell'alveo di un torrente, erano stati trovati effetti personali della 42enne, fra cui un bite dentale che è stato riconosciuto dall'odontotecnico che l'aveva preparato. Sul posto è arrivato il medico legale Roberto Demontis per un primo esame dei resti. Oggi poi sarà affidato l'incarico al medico legale che effettuerà gli esami necessari per chiarire le circostanze della morte.

Dall'8 luglio scorso per la morte di Francesca è in carcere Igor Sollai, un autotrasportatore di 43 anni, indagato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere e ieri interrogato in carcere per oltre quattro ore, alla presenza dei suoi avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, dal pm Marco Cocco. Secondo i legali l'uomo era lucido anche se provato e avrebbe ricostruito la vicenda, fornito informazioni su quello che agli inquirenti non torna, anche attraverso mappe e fotografie. «Francesca si è allontanata volontariamente, io non c'entro nulla con la sua scomparsa», avrebbe ripetuto Sollai, che fin dall'inizio della vicenda si è proclamato innocente e per questo i suoi avvocati hanno già presentato richiesta di scarcerazione al tribunale del Riseame che sarà esaminata il prossimo 23 luglio nell'udienza fissata nei giorni scorsi. L'interrogatorio è stato poi sospeso e riprenderà lunedì prossimo. L'indagato non è stato informato della scoperta fatta dal cane specializzato nella ricerca di cadaveri.

Ieri il sindaco di San Sperate, il paese di origine della Deidda, ha scritto sui social un messaggio di ricordo della donna: «Ciao

Francesca, presto tornerai a casa». I consiglieri comunali di San Sperate nei giorni scorsi avevano deciso all'unanimità di annullare la 62esima edizione della tradizionale sagra della pesca programmata per il 20 e il 21 luglio.

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