Trovato morto in casa: giallo a Roma

La fidanzata ha scoperto il cadavere del 31enne sul divano. Disposta l'autopsia

Trovato morto in casa: giallo a Roma
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Giallo a Roma, nel quartiere Fidene, alla periferia nord-est della capitale. Una tragedia per un giovane trovato senza vita sul divano dalla fidanzata ieri mattina.

Una morte misteriosa, sulla quale indaga la polizia. Anche se all'interno dell'appartamento di via Rodolfo Morandi non sono stati trovati elementi che facciano pensare ad una morte violenta, il magistrato di turno ha aperto un'inchiesta per accertarne le cause. La vittima, Alberto Maria Donato, aveva 31 anni e stava bene. Nessun problema di salute, né di altro tipo. Per questo gli inquirenti vogliono fare luce sulle circostanze della sua tragica scomparsa.

Sul caso indagano gli agenti del commissariato Fidene-Serpentara, intervenuti dopo la telefonata al 112 effettuata domenica mattina dalla ragazza del 31enne per chiedere aiuto dopo la scoperta del corpo riverso sul divano del salotto. Il personale medico del 118 non ha potuto fare nulla per il giovane, lasciando nello sconforto più totale la famiglia, gli amici e la compagna, alla quale è toccata la tragica scoperta. Il 31enne aveva trascorso il sabato sera con lei. Una serata tranquilla, come sempre. Poi ognuno era tornato a dormire nella propria abitazione, con l'intenzione di rivedersi l'indomani, per trascorrere la domenica insieme. La normale routine di una coppia.

Così, ieri mattina, verso le 10,30 la giovane è andata a casa del fidanzato. Non ha suonato, perché aveva le chiavi. E quando è entrata lo ha trovato disteso sul divano. In un primo momento deve aver pensato che dormisse, ma quando si è avvicinata si è resa conto che il 31enne non respirava più. In un attimo è sprofondata in un incubo senza fine. In preda al panico, ha telefonato al 112 chiedendo di intervenire immediatamente. Ma è stato inutile, Alberto era già morto. In pochi minuti l'abitazione si è riempita di forze dell'ordine. È arrivata anche la polizia scientifica per effettuare un sopralluogo e i rilievi necessari a risalire alle cause della morte. Al momento nessuna ipotesi è stata esclusa.

Di certo nell'appartamento non sono stati trovati segni di effrazione: la porta era chiusa dall'interno e le finestre erano intatte. Nessuna traccia di stupefacenti o altre sostanze.

Inoltre un primo esame esterno sul corpo del ragazzo, effettuato dal medico legale, avrebbe escluso segni evidenti di violenza. Dovrà essere disposta l'autopsia per risalire alle cause e all'ora della morte e fare luce su una tragedia che al momento è avvolta nel mistero.

Non sono escluse ovviamente le cause naturali, anche se il giovane non soffriva di particolari patologie, o altre cause, magari un avvelenamento da monossido di carbonio. Per questo sono stati disposti accertamenti sugli impianti dell'abitazione. Ma soltanto i risultati dell'esame autoptico potranno dire qualcosa in più. Da lì le indagini prenderanno una pista più precisa.

La fidanzata della vittima, comprensibilmente sotto choc per l'accaduto, è stata a lungo ascoltata dagli investigatori per cercare qualche appiglio e fugare ogni dubbio. Sotto la casa di via Morandi, intanto, ieri pomeriggio si erano radunati decine di amici del ragazzo, sconvolti da una tragedia dai contorni ancora misteriosi.

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