Trump e la crociata anti-green. "Auto elettrica, stop ai sussidi"

Il tycoon: "Harris una comunista, stroncherò le eco-truffe". Kamala (con Biden) presenta la sua agenda economica

Trump e la crociata anti-green. "Auto elettrica, stop ai sussidi"
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Donald Trump trasforma la conferenza stampa in New Jersey in una sorta di comizio prendendo di mira per circa due ore la rivale Kamala Harris, le sue politiche «comuniste» e assicurando che stroncherà la grande «truffa» del Green New Deal e dei sussidi alle auto elettriche. «Metterò fine alla guerra di Kamala all'energia e al Green New scam (truffa, al posto di deal)», sottolinea l'ex presidente americano dal suo golf club a Bedminster, parlando del maxi piano per la transizione energetica approvato dal Congresso su iniziativa dell'amministrazione di Joe Biden. «Metterò fine anche agli obblighi per favorire i veicoli elettrici, nonostante l'endorsement di Elon Musk», prosegue, riferendosi al patron di Tesla e ai sussidi per promuovere il settore.

Affermazioni che non piaceranno al neo alleato, che lo ha ospitato su X nei giorni scorsi per una lunga intervista. Con toni durissimi, il tycoon spara a zero contro la candidata democratica attribuendole la responsabilità dell'aumento dei prezzi dei principali beni di consumo negli Stati Uniti, a partire dai generi alimentari, arrivati «alle stelle». «Non dovete immaginare cosa sarebbe una presidenza Harris perché state vivendo quell'incubo in questo momento», chiosa Trump, sottolineando: «Ha appena dichiarato che affrontare l'inflazione sarà una priorità del primo giorno per lei. Ma il suo primo giorno è stato tre anni e mezzo fa. Dove è stata Kamala sinora?». Quindi dice che la vicepresidente «sta seguendo il piano di Maduro, e tutti voi verrete scaraventati in un sistema comunista», mentre lui promette che ripristinerà «la pace e la stabilità nel mondo». E poi, rispondendo ad una domanda, ripete di aver diritto «agli attacchi personali»: «Mi ha definito strano e io non ho molto rispetto per lei, non ho rispetto per la sua intelligenza». Sul fronte dem, intanto, Harris presenta in North Carolina alcuni provvedimenti che saranno in cima alla sua agenda economica: un divieto federale alle grandi aziende alimentari di aumentare il costo dei loro prodotti oltre una certa soglia, tre milioni di nuove case e uno stop al caro affitti, il taglio delle tasse fino a 6.000 dollari per le famiglie con un neonato. «Si tratta di un insieme di azioni coraggiose che affronteranno alcuni degli elementi più critici per le famiglie in questo momento e punteranno a rafforzare la loro sicurezza finanziaria», sottolinea la numero due di Biden, che prosegue il suo momento positivo. Per il guru dei sondaggi Nate Silver, infatti, Harris ha superato Trump anche in un quinto stato tra i sette in bilico. In Arizona, secondo la media di proiezioni del suo Silver Bulletin, la vicepresidente è al 45,3%, rispetto al 44% del candidato repubblicano.

Gli altri quattro stati sono Pennsylvania, Michigan, Wisconsin e Georgia, mentre il tycoon è avanti in North Carolina e Nevada.

«Harris ha migliorato i numeri di Biden tra i 3,9 e gli 8,5 punti in ogni stato indeciso, e di oltre 7 punti a livello nazionale», afferma Silver, definendo la gara «completamente trasformata», e sottolineando che «se si votasse oggi, lei sarebbe la favorita». Ma ammettendo pure che i sondaggi «a volte sono imprecisi, come nel 2016», quando dava Hillary Clinton con una probabilità di vittoria del 71%.

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